12 Luglio 2010
Vogliamo la rintracciabilità totale

Anche se la stagione non è delle migliori in quanto i lavori in campagna incalzano, la numerosa presenza di dirigenti e soci di Coldiretti alle iniziative di mobilitazione indette da Coldiretti, ha evidenziato che i problemi ci sono e vanno risolti in fretta.
Sia a Torino con la vera mucca Lola in Piazza Palazzo di Città, sia alla frontiera del Brennero, dove era presente una numerosa presenza piemontese, sia al valico del Frejus Coldiretti ha evidenziato il problema che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese agricole: troppe importazioni di prodotti agroalimentari che spesso vengono italianizzati con la sola confezione.
I numerosi soci presenti alle mobilitazioni, al Frejus erano infatti presenti oltre 1500 imprenditori agricoli piemontesi, hanno potuto constatare come non solo arrivino prosciutti, carni, latte,vino, ortaggi dall’estero, ma anche come questi siano o completamente anonimi, per cui è impossibile capire se l’origine dichiarata nei documenti fiscali è quella vera, oppure arrivano già confezionati con tanto di bandiera italiana sulla confezione stessa quando ben sappiamo che in Italia saranno solo consumati.
Il successo delle manifestazioni certamente per la presenza numerosa dei soci di Coldiretti, ma anche per il notevole impatto mediatico a livello di giornali e telegiornali, ha l’obiettivo di stimolare la politica sia europea che nazionale affinché celermente i prodotti siano rintracciabili e l’origine venga chiaramente indicata in etichetta.
Coldiretti non mira a reintrodurre una politica protezionistica, l’obiettivo vero è fornire informazioni chiare in modo che il consumatore possa effettuare consapevolmente gli acquisti.
Questa strategia dell’organizzazione non è frutto del sogno nel cassetto di qualche dirigente di alto livello. Sono i dati di un’indagine statistica condotta a livello nazionale e regionale dove i consumatori dichiarano di prediligere i prodotti nazionali a quelli esteri a condizione di poterli meglio individuare, anche sugli scaffali del supermercato. Sono anni che la Coldiretti batte questo tasto: per il latte fresco e l’olio di oliva già la normativa è stata modificata. Per Coldiretti occorre giungere ad etichettatura e tracciabilità totale per tutti i generi agroalimentari.
Solo così si riuscirà a dare prospettive reali alle imprese agricole che sono impegnate nella realizzazione di progetti di filiera con la stessa dignità di tutti gli altri componenti.

 

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