13 Febbraio 2010
Una “Eurofoglia” per il nuovo biologico

Dal 1° luglio prossimo, entrerà in vigore il nuovo logo europeo per gli alimenti biologici. E’ riconoscibile da una “Eurofoglia” con  dodici stelle bianche su fondo verde brillante con al centro una cometa.
Il nuovo logo per riconoscere le produzioni biologiche comunitarie è - sottolinea Coldiretti - particolarmente importante per i consumatori, soprattutto in Italia dove il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro. Il “Made in Italy Bio” detiene il primato nel numero di imprese agricole biologiche con 42.037 produttori, anche se la superficie biologica coltivata, in conversione o interamente convertita, si è ridotta nel 2008 riavvicinandosi a un milione di ettari.
Il nuovo logo e il nuovo decreto ministeriale sull’agricoltura biologica che finalmente consente l’applicazione delle norme emanate dai nuovi regolamenti comunitari, potrebbero rivitalizzare ulteriormente il settore. Anche perché è un’esigenza sentita dal 56% dei consumatori italiani che dichiarano, secondo un’indagine Coldiretti /Swg, di aver messo nel carrello della spesa prodotti biologici almeno qualche volta nel corso del 2009, con un aumento, nonostante la crisi, del 4 per cento rispetto all’anno precedente.
Di fronte alle esigenze dei consumatori occorre anche intervenire con misure di trasparenza introducendo al più presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto.
Secondo la legislazione comunitaria gli obiettivi del metodo di produzione biologico sono: promuovere un modello di agricoltura sostenibile che rispetti i sistemi e i cicli naturali e mantenga e migliori la salute e l’equilibrio dell’ecosistema, tuteli la biodiversità, assicuri un impiego responsabile dell’energia e delle risorse naturali, rispetti criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e soddisfi, in particolare, le specifiche esigenze comportamentali degli animali secondo la specie; mirare a ottenere prodotti di alta qualità offrendo ai consumatori un’ampia varietà di alimenti e altri prodotti agricoli ottenuti, con procedimenti che non danneggino l’ambiente, la salute umana ed il benessere degli animali.
Tra le norme del nuovo decreto degne di rilievo, ci sono le disposizioni che rendono più rigorose le procedure di importazione dei prodotti biologici, prevedendo anche un albo degli importatori e stabilendo l’obbligo che le partite di prodotti biologici siano accompagnate da apposita certificazione di analisi, emessa da un laboratorio accreditato, attestante l'assenza di sostanze non ammesse ai sensi della normativa vigente e, qualora il Mipaaf lo ritenga necessario, l'assenza di Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) o di sostanze da essi ottenuti e derivati.

 

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