3 Maggio 2022
Tutte le declinazioni della Birra Artigianale tra degustazione e story telling

Il Mastro Birraio TEO MUSSO per la prima volta ad ASTI ospite di Coldiretti

Presentazione libraria: “Dalla Terra alla Birra. Pensieri liberi per sognatori e amanti del Luppolo”                  

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E’ stato un evento nell’evento la recente ospitata di Teo Musso in Coldiretti Asti (per la prima volta in città), il Mastro Birraio di Piozzo patron della Baladin, tra i pionieri della birra artigianale 100% Italia, a cui va l’altresì merito di averla introdotta nei tavoli della ristorazione, concorrendo al primato italiano nel mondo.

Organizzata dall’EnotecAmica e dal Mercato Contadino di Campagna Amica, la serata di degustazione e narrazione ha presto registrato il tutto esaurito, grazie alla prestigiosa fama che, com’era prevedibile, ha preceduto l’atteso arrivo del Vate Birraio di Piozzo.

In degustazione 7 birre, selezionate nel variegato ventaglio della produzione Baladin, simbolo italiano nel mondo della birra 100% artigianale e italiana, per una storia autentica “dalla Terra al Birra”, così come raccontata nella sua ultima e omonima raccolta di “pensieri liberi per sognatori e amanti del Luppolo”, scritta a quattro mani con Laura Pranzetti Lombardini.

Il tutto, in abbinamento ai prodotti agroalimentari del Mercato Contadino di Campagna Amica, secondo una sottile combinazione messa a punto dal sommelier Paolo Noto.

“E’ solo una questione di tempo – ha sottolineato Teo: - presto, l’abbinamento cibo-birra farà parte della nostra cultura”.

Un po’ di date: nel 1986, all’età di 22 anni Teo apre il Birrificio di Piozzo; nel 1996 concorre a segnare l’anno della “rivoluzione” italiana della birra; nel 1998 nasce Unionbirrai in rappresentanza dei piccoli birrai indipendenti; nel 2006 entra in vigore una legge per definire la birra artigianale; nel 2008 Teo avvia il primo luppoleto in Italia (oltre ad avere profili aromatici, il fiore del Luppolo è altresì un potentissimo antiossidante e un batteriostatico). Obiettivo 2022: l’autarchia moderna, ovvero una gamma al 100% italiana (escluse le spezie) per una birra 100% naturale.

Presso il Birrificio Baladin, il più tecnologico al mondo per dimensione, vengono prodotte birre artigianali con tecnologie molto avanzate che consentono anche di mappare il Dna.

Per Teo, il coraggio e l’incoscienza, come la ricerca e la sperimentazione viaggiano sempre di pari passo. Infatti, dopo aver coinvolto il ricercatore scientifico Duccio Cavalieri per mandare lieviti nello spazio con uno shuttle e per scoprire che le mutazioni genetiche del lievito avvengono nella pancia dei calabroni, da qualche anno, Teo sta mandando avanti una ricerca per dimostrare come le onde sonore siano in grado di creare una modifica temporanea delle cellule del lievito e, presumibilmente, della fermentazione.

Oltre alle sottili e geniali intuizioni, come Coldiretti, Teo è anche un grande sostenitore della filiera agricola e del lavoro contadino. “Accorciare la filiera significa anche riaccendere la passione per la terra, avvalorare il lavoro del contadino, conferire personalità ed identità al prodotto agroalimentare, salvaguardare l’ambiente e sollecitare nuovi interessi, anche dal punto di vista turistico”.

Ma esiste un turismo birrario? “Esiste da sempre e credo che il fenomeno si amplificherà grazie alla sempre crescente disponibilità di luoghi birrari da visitare e alla capacità di accoglienza da parte di birrifici – ha precisato Teo. – Il turismo birrario è fondamentale soprattutto per la birra artigianale, che ha la fortuna di stare vicino al consumatore con un rapporto diretto col mastro birraio.

L’obiettivo è portare le persone dentro l’azienda e farle emozionare lasciandogli un ricordo positivo e, magari, anche entusiasmante”.

E lo sa e lo pratica bene “Matterino” che tutte le domeniche “celebra Messa” nel suo Open Garden di Piozzo, trasportando i beerlovers in un viaggio esperienziale senza pari, forte della sua catalizzante vis oratoria, sorprendente location e birra che muove i sensi.

“Nulla è mancato per una serata davvero entusiasmante – ha apprezzato il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia strappando la promessa di un prossimo ritorno del mastro birraio in città; - la filosofia di Teo incontra appieno quella di Coldiretti. La filiera corta dell’agroalimentare è una delle bandiere più solide issate da Coldiretti, rispetto ad una visione che va anche oltre. Scegliere l’agroalimentare italiano direttamente dai produttori significa anche salvaguardare il pianeta e garantirsi sapori pieni e puri, oltre che prodotti sani e genuini, in grado di soddisfare il fabbisogno nutrizionale e, allo stesso tempo, quello emozionale, come solo la tavola italiana imbandita da nostri contadini sa fare”.

 

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