Arrivano le prime buone notizie, frutto dell’impegno iniziato nell’anno passato da Coldiretti e volto alla semplificazione degli adempimenti annessi al controllo dei sottoprodotti della vinificazione ed alla valorizzazione di vinacce e fecce tramite utilizzi alternativi alla distillazione. A discrezione del produttore e in base all’interesse delle distillerie ad acquistare la materia prima rimarrà comunque possibile indirizzare i prodotti derivanti dalla vinificazione, alla produzione delle apprezzate grappe e degli altri alcole da bocca.
Se lo schema di decreto sarà approvato, gli impieghi alternativi, che comprendono anche l’uso agronomico diretto quale ammendante oltre che l’uso energetico o la produzione agroalimentare, ottenuto in via sperimentale e provvisoria per il Piemonte grazie all’impegno di Coldiretti, saranno ulteriormente ampliati, definitivamente acquisiti ed estesi a tutto il territorio nazionale.