Una sala riunioni gremita, ha salutato, ieri sera, lunedì 7 giugno, l’ultimo incontro di un lungo e proficuo percorso effettuato dalle imprese agricole aderenti a “Coltiva la Salute”, il progetto coordinato da Coldiretti sulla cultura della sicurezza nell’ambito dell’attività imprenditoriale, pianificato dall’Istituto Nazionale di Istruzione Professionale in Agricoltura in collaborazione con Giovani Impresa Coldiretti e finanziato dal Ministero del Lavoro.
Con l’introduzione ai lavori del direttore provinciale Coldiretti, Antonio Ciotta (nella foto), e le conclusioni del presidente, Maurizio Soave, sono stati evidenziati gli impegni di Coldiretti per avere sempre più maggiore sicurezza in agricoltura e garantire un beneficio sociale che si concentra a favore delle giovani generazioni. Numerosi i ragazzi di Giovani Impresa Coldiretti Asti presenti in sala ed accolti dal delegato Marco Melica.
Il percorso formativo ed informativo di “Coltiva la Salute” ha come obbiettivo di dare valore ed attenzione alla qualità della vita per sé e per gli altri, di dare valore economico alle imprese prevenendo i costi della non sicurezza e facendo marketing della qualità aziendale, di creare un rapporto di fiducia reciproca con le istituzioni e gli addetti al controllo e monitoraggio delle aziende e al presidio del territorio. La sicurezza, secondo il progetto Coldiretti della “Filiera agricola tutta italiana” firmata dagli agricoltori, deve essere interpretata come un valore irrinunciabile a tutela delle persone, dei territori e dei consumatori. La giornata conclusiva dell’iter formativo ed informativo di “Coltiva la Salute”, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Spresal ASL AT, Roberto Zanelli, Inail Prevenzione, Amalia Giallella, CNR Imamoter, Renato Delmastro, Vigili del Fuoco. E’ stata affrontata la legislazione in materia di sicurezza sui posti di lavoro, il decreto legislativo 81, con particolari riferimenti al corretto utilizzo delle attrezzature e delle macchine agricole.
8 Giugno 2010
Sicurezza: “Coltiva la Salute”