Dopo una campagna “sperimentale” condotta dalle Regioni durante la scorsa vendemmia, quest’anno il Ministero delle Politiche Agricole ha modificato significativamente il decreto sulla distillazione dei sottoprodotti della vinificazione. Le vinacce e le fecce sono ora conderate una risorsa da valorizzare piuttosto che come un problema da limitare.
Con una nuova normativa sono state introdotte alcune importanti novità:
a) sono esplicitati i diversi usi alternativi dei sottoprodotti: agronomico, energetico, farmaceutico, cosmetico, estrazione di enocianina, prodotti agro alimentari;
b) l’uso alternativo dei sottoprodotti è consentito a tutte le aziende vitivinicole, senza limiti
dimensionali;
c) la presentazione della comunicazione di uso alternativo, che implica comunque un ritiro sotto controllo per evitare frodi, avviene in modo semplificato direttamente agli Uffici del Ministero –ICQRF competenti per territorio, compilando un modulo valido per tutta Italia;
d) i controlli sono effettuati dagli stessi Uffici ICQRF, che si avvalgono del Corpo Forestale dello Stato; le Regioni intervengono solamente nel caso in cui emanino specifiche disposizioni di controllo.
Quindi nei prossimi giorni le aziende vitivinicole potranno scegliere la destinazione dei propri sottoprodotti della vinificazione continuando ad inviarli in distilleria scortati dai soliti documenti di accompagnamento DOCO/IT oppure avvalersi di questa nuova possibilità previo comunicazione agli uffici ICQ RF. Per informazioni contattare gli uffici Coldiretti.