24 Maggio 2009
Prodotti locali, qualità massima

 
E’ sempre di attualità il tema della filiera corta e del consumo dei prodotti agricoli sui luoghi di produzione.
Mercoledì scorso, il Consorzio Terre di Qualità e i produttori aderenti a Coldiretti Asti, hanno inaugurato un nuovo contratto di fornitura dei prodotti a “chilometri zero” con il supermercato PAM di corso Torino.
Gli astigiani possono ora trovare, su ampia superficie del supermercato, gusti e l’alta qualità degli ortaggi della valle del Tanaro e del Belbo, in questo grande supermercato che accoglie ogni giorni migliaia di consumatori.
Nel corso dell’inaugurazione sono inoltre state annunciate le offerte speciali e gli omaggi dei prodotti a chilometro zero che saranno proposte dal supermercato Pam e dal Consorzio Terre di Qualità per le prossime domeniche.
E proprio "Km 0 - qualità 100", è stato il tema di un importante seminario scientifico,  organizzato giovedì nella sede astigiana dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
Sono state analizzate le caratteristiche qualitative dei prodotti agroalimentari tradizionali. “Abbiamo voluto promuovere il seminario – sottolineano Fernando Arnolfo e Fulvio Brusa dell’Istituto Zooprofilattico - in quanto si percepisce chiaramente la generale volontà di un recupero delle tradizioni locali e la consapevolezza che preferire produzioni locali e filiere corte può avere vantaggi economici per il consumatore finale. Non bisogna tuttavia dimenticare come la sicurezza alimentare deve essere garantita anche di fronte alle realtà produttive tradizionali, a conduzione familiare alla luce dei diversi processi tecnologici indispensabili per garantire caratteri di tipicità”.
Hanno preso parte ai lavori numerosi relatori provenienti da ogni regione d’Italia.
Nel frattempo il prosciutto Crudo di Cuneo continua la sua marcia verso il riconoscimento definitivo della DOP (denominazione di origine protetta).
E’ stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la comunicazione che permette, entro sei mesi, di presentare eventuali opposizioni alla registrazione del prodotto: trascorso questo periodo senza che pervengano osservazioni,  l’Unione Europea procederà alla pubblicazione del regolamento di registrazione definitivo della DOP. L’iter dovrebbe concludersi entro i primi mesi del 2010.
Il prosciutto denominato “Crudo di Cuneo”, interessa un’area di produzione comprendente le province di Cuneo, Asti e parte di quella di Torino (nell’area pedemontana del pinerolese e del carmagnolese) per un totale di 53 Comuni.
Entro quest’estate la Regione Piemonte dovrebbe anche licenziare la pratica per il riconoscimento dell’IGP “Vitellone piemontese della coscia”. L’11 maggio scorso si è tenuta positivamente la presentazione dell’IGP a tutte le componenti della filiera produttiva, il 10 giugno si terrà l’audizione con le istituzioni (Province, Camere di Commercio e Comuni).
Il “Vitellone Piemontese della Coscia” potrà essere prodotto su tutto il territorio delle province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria, alcuni comuni delle province di Vercelli e di Biella, diversi comuni appenninici delle province liguri di Savona e Imperia.
 
 
 

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