7 Novembre 2009
Primi assaggi per la DOC “Terre Alfieri”

  Venerdì sera, a San Damiano d’Asti, si sono ritrovati i principali attori del varo della nuova doc “Terre Alfieri”. I produttori, i sindaci dei paesi interessati, i tecnici Coldiretti e tutti gli amici del “Progetto Doc Terre Alfieri” il cui esito positivo è stato decretato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 22 settembre scorso del disciplinare di approvazione della DOC, si sono incontrati presso l’agriturismo “Bric dell’Usignolo” in frazione Lavezzole.
Al di là delle soddisfazioni espresse per l’obbiettivo raggiunto dal punto di vista burocratico ed amministrativo che apre una nuova importante via di sviluppo economico nelle zone vitivinicole comprese nel disciplinare produttivo, l’incontro di venerdì sancisce ufficialmente i primi passi verso il mercato di questo nuovo vino. Infatti i produttori hanno presentato i campioni di vino della prima annata e hanno effettuato un confronto guidato dal professor Vincenzo Gerbi  del Di.Va.P.R.A. Industrie Agrarie dell’Università di Torino.
La degustazione guidata della nuova DOC “Terre Alfieri Arneis”, ha raccolto consensi unanimi e giudizi veramente lusinghieri. Un buon viatico per questa nuova avventura.
Nel frattempo Coldiretti Asti, constatato un errore nella pubblicazione del disciplinare produttivo e più precisamente all’articolo 3, dove il comune di Govone è stato riportato come Covone e che, agli articoli 4 e 5, per la tipologia “Terre Alfieri” Arneis con menzione vigna i valori relativi alla resa di uva per ettaro e alla resa di vino per ettaro non sono stati indicati correttamente, si è prontamente attivata per richiedere una rettifica. Rettifica prontamente accolta dal Dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole con Decreto datato 8 ottobre 2009.
In definitiva, anche da questo ultimo aspetto burocratico, nonché da alcune prese di posizione critiche evidenziate in territori limitrofi alla zona di produzione, si evidenzia come l’istituzione della nuova Doc Terre Alfieri sia stata un’impresa ardua e non priva di difficoltà, ma la tenacia dei produttori e l’intenso lavoro profuso da Coldiretti Asti hanno permesso di raggiungere l’obbiettivo. In fine è anche giusto segnalare come il neonato “Terre Alfieri” sia ora all’inizio del suo cammino. La nuova Doc è un punto di partenza a cui deve corrispondere un vino di alta qualità che possa raggiungere il traguardo dell’affermazione sul mercato. Con questa consapevolezza i produttori di Terre Alfieri sono pronti ad affrontare un’altra sfida, tutti uniti e supportati da Coldiretti Asti.

 

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