16 Maggio 2009
Piogge alluvionali: danni ingentissimi nell’Astigiano

 
Se lungo le strade dell’Astigiano si contano 37 milioni di euro di danni da riparare per poter ripristinare la viabilità, altrettanto gravi, e per il momento non ancora del tutto quantificabili, sono i danni arrecati all’agricoltura dalle nevicate di quest’inverno e dalle recenti piogge alluvionali.
Oltre alla perdita del prodotto, ci sono forti preoccupazioni fra gli agricoltori astigiani per i danni al territorio e alle strutture di supporto alle colture. Per fare un’analisi della situazione, mercoledì scorso, il presidente di Coldiretti Asti, Maurizio Soave, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Fulvio Brusa, si sono recati presso alcune imprese agricole dell’Astigiano. A Montegrosso d’Asti, in frazione Zucchetto, ad esempio, presso l’azienda agricola di Franco Roero è stato effettuato un sopralluogo ad un vigneto, dove una frana ha provocato la perdita di un ettaro di superficie vitata a moscato doc. A Rocchetta Tanaro, invece, l’orticoltore Secondo Sardi lamenta la completa distruzione di tre, delle cinque serre a sua disposizione, a causa dell’esondazione del fiume Tanaro.
Due casi emblematici di una situazione purtroppo molto diffusa, sia in pianura che sulle colline dell’Astigiano.
“Una realtà – denuncia Maurizio Soave, presidente provinciale Coldiretti – estremamente grave che senza la sensibilità delle istituzioni non potrà essere sopportata dalle imprese agricole. Qui non si tratta di trovare un risarcimento alla semplice perdita di prodotto, di per sé già molto gravosa, ma di intervenire su frane e strutture”.
“Abbiamo verificato sul campo – ha sottolineato Fulvio Brusa, assessore provinciale all’Agricoltura – il dramma che stanno vivendo molte imprese agricole dell’Astigiano. Le istituzioni, già mobilitate per fatti anche più gravi, come il terremoto in Abruzzo, hanno il dovere di intervenire anche in questi casi, moltiplicando gli sforzi in un momento di congiuntura economica già sfavorevole”.
L’assessore Brusa si è premurato di sollecitare tutte le imprese agricole di procedere ad una prima segnalazione dei danni ai Comuni in cui si sono verificati i fatti e di documentare, con fotografie o videofilmati, le zone, le strutture e le attrezzature colpite dalle calamità atmosferiche”.
Toccanti le parole di un agricoltore: “Io ho subito gli stessi danni dell’alluvione del 1994”.

 

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