L’inverno rigido rischia di sopraffare anche l’ortoflorovivaismo dell’Astigiano. Mentre le basse temperature fanno viaggiare al massimo i riscaldamenti, agli imprenditori agricoli non giungono notizie dal Parlamento sul ripristino dell’accisa agevolata per l’acquisto del gasolio.
La situazione che rischia di infliggere un ulteriore duro colpo all’economica del comparto, viene denunciata dai produttori di Coldiretti. “Siamo a metà febbraio – sottolinea Maurizio Soave, presidente provinciale Coldiretti – e le nostre imprese cominciano a temere sul loro futuro. La grave crisi economica del Paese grava già pesantemente sui bilanci delle aziende, non si ricevono incentivi ed addirittura si tolgono gli aiuti garantiti negli anni passati”. “Se non fosse confermata l’accisa agevolata per il gasolio agricolo utilizzato nelle serre – rileva Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti - l’aumento sarebbe del 22%. Fin’ora i distributori di gasolio, pur rilasciando fattura piena, si sono impegnati a “stornare” la differenza, ma è indispensabile il provvedimento legislativo del governo centrale per ottenere l’agevolazione”.
L’agevolazione sul gasolio è fondamentale per la competitività delle imprese che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da climi più caldi. Gli ortaggi e i fiori coltivati in serra lungo le valli del Tanaro e del Belbo, subirebbero una concorrenza spietata e non riuscirebbero a reggere il confronto sul mercato, al di là dell’alta qualità proposta. L’aumento del costo del gasolio per il riscaldamento delle serre rischia di mettere in difficoltà l’intero settore nazionale che interessa oltre 30.000 ettari di coltivazioni specializzate, con un saldo attivo per l’Italia pari a oltre 150 milioni di euro. Le produzioni interne di fiori, piante ornamentali ed ortaggi sono dunque uno dei più dinamici e positivi comparti per l’economia italiana, ma prima che sia troppo tardi occorre trovare una soluzione legislativa compatibile con le norme comunitarie per reintrodurre l’agevolazione sull’accisa del gasolio.