27 Febbraio 2010
Non servono i prodotti, ma i lavoratori

In campagna non si è ancora sciolta la neve, ma occorre pianificare la gestione della manodopera. L’esperienza degli anni passati, in cui i tempi burocratici sono spesso andati in conflitto con le esigenze del ciclo stagionale, spinge gli agricoltori piemontesi a ricordare che oggigiorno il settore cresce anche grazie alla forza lavoro, sempre più di provenienza extracomunitaria.
“Le aziende agricole che richiedono l’ingresso di lavoratori extracomunitari attraverso i flussi stagionali – sottolinea Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Piemonte – devono intraprendere un iter burocratico lungo e complesso della durata minima di due mesi. Per questo motivo, Coldiretti sollecita la politica a fare tempestivamente la sua parte con l’emanazione da parte del Governo del Decreto Flussi stagionali per l’anno 2010”.
Coldiretti pone inoltre l’accento sulla necessità di semplificare l’intero iter affinché il lavoro degli Uffici preposti non venga rallentato da un eccesso di burocrazia e adempimenti che non fanno altro che allungare i tempi di rilascio dei nulla osta. I tempi dell’agricoltura non possono essere piegati dalla burocrazia! L’esigenza di risposte tempestive nasce dai numeri: secondo i dati Coldiretti, infatti, emerge che quasi i 2/3 dei lavoratori agricoli siano di nazionalità straniera e oltre il 50% extracomunitari.

 

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