12 Luglio 2008
MALTEMPO: E’ NECESSARIO UN RISARCIMENTO DEI DANNI

Gli estremi disagi causati dal maltempo nei mesi scorsi, hanno messo in estrema difficoltà molte imprese agricole dell’Astigiano. I raccolti dell’annata saranno, in molti casi, piuttosto scarsi, causa una diminuzione quantitativa consistente. Sui costi produttivi ci saranno, poi, da mettere in conto il caro gasolio e gli interventi straordinari compiuti sui campi per combattere le malattie sviluppatesi per l’andamento climatico particolarmente piovoso. Tutto questo, mentre in alcune aree della provincia si è anche accanita la grandine.
Una situazione, dunque, estremamente pesante per il settore primario astigiano, che rischia di incidere pesantemente sui bilanci economici.
Al contrario di altre zone piemontese dichiarate interessate dall’alluvione, nell’Astigiano i consistenti danni subiti rischiano di rimanere tutti sulle spalle degli agricoltori. La legislazione inoltre non consente risarcimenti alle colture assicurabili. E’ chiaro però che le calamità atmosferiche di quest’anno hanno causato danni non solo eccezionali, ma straordinari, ossia assolutamente non prevedibili e superiori a qualsiasi situazione verificatasi in passato. A questo c’è da aggiungere l’effettiva diminuzione, anche in questo caso straordinaria, del prodotto ottenuto dalle colture.
Per questo motivo, Coldiretti si sta adoperando per aprire una via che possa risarcire dei danni gli agricoltori.  La commissione agricoltura della Camera dei Deputati, il 24 giugno, ha già approvato all’unanimità una risoluzione sulle misure a sostegno delle imprese agricole danneggiate dal maltempo in Piemonte. Moltissime amministrazioni comunali hanno adottato apposite delibere o hanno riunito la Commissione agricoltura, segnalando i danni alla provincia di Asti.
In pratica su questi territori, e probabilmente anche su altri non ancora segnalati, sono stati individuati precisi danni indiretti riconducibili agli attacchi fungini ed alle fisiopatie che hanno colpito i principali comparti:

  • cerealicolo (con attacchi fungini conseguenti all’impossibilità di accedere ai fondi per i trattamenti);
  • viticolo (cascola durante la fioritura ed attacchi fungini conseguenti all’impossibilità di accedere ai fondi con gli atomizzatori);
  • orticolo in pieno campo: impossibilità di accedere ai fondi; ritardo nei trapianti; perdite di produzione causate dal salto di alcuni cicli tra maggio ed inizio giugno; rallentamento della crescita delle piantine e perdita di produttività;
  • orticolo sotto tunnel (elevata umidità che ha comportato uno sviluppo  spropositato di funghi e batteri, mancate allegazioni negli ortaggi a fiore, cascole ecc.);
  • frutticolo (forti attacchi fungini conseguenti all’impossibilità di accedere ai fondi con le attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari)

 
Le abbondanti precipitazioni del periodo hanno creato inoltre enormi  difficoltà organizzative alle aziende che, oltre ai danni indiretti indicati,  hanno prodotto una  contrazione della produttività e l’aumento dei costi di produzione.
A questo punto le istituzioni dovrebbero trovare gli opportuni strumenti legislativi per intervenire finanziariamente a supporto delle imprese agricole, anche perché le calamità hanno interessato praticamente tutte le colture.
 

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