E’ un’emergenza continua nelle campagne dell’Astigiano a causa delle abbondanti piogge di questi giorni.
Sono i corsi d’acqua minori a creare danni e tanti problemi.
Alle porte di Asti, le esondazioni dei torrenti Versa e Borbore stanno danneggiando le colture orticole e i campi. Situazione difficile anche nella zona di Castell’Alfero. Nel Villanovese, i danni sono provocati dal torrente Banna, mentre fra Mombercelli e Nizza Monferrato dal torrente Tiglione. Fuori controllo anche il canale San Marzano fra Castagnole Lanze e Costigliole, con i danneggiamenti di serre e colture orticole.
Ai problemi un po’ in tutta la provincia nei pressi di molti altri corsi d’acqua minori, si devono aggiungere le frane e gli smottamenti con l’interessamento di una cospicua superficie agricola, in particolar modo nella Langa astigiana. Danni anche alle strutture e alle aziende agricole.
In sostanza, si contano perdite per milioni di euro, con campi allagati, semine perse, ortaggi distrutti, animali dispersi e mezzi agricoli coperti dal fango.
Coldiretti Asti invita gli agricoltori a segnalare i danni presso i Comuni dove si verificano, al fine di avviare le procedure di delimitazione dei territori e di verifica dei danni per consentire la dichiarazione di calamità naturale per l'agricoltura.
Secondo i dati raccolti dai tecnici Coldiretti, presso le “capannine” meteorologiche dislocate su tutto il territorio regionale, solo negli ultimi giorni, sarebbero caduti quasi 200 millilitri di pioggia.
In Italia, nell'ultimo quarto di secolo - conclude Coldiretti - sono scomparsi quasi 6 milioni di ettari di suolo agricolo e, secondo le stime dell'Anbi, se nell'arco di tempo 1990-2016 il ritmo di cementificazione del territorio rimanesse inalterato, si sarà persa una superficie agricola utilizzata pari al 17,5 per cento del territorio nazionale, vale a dire un'area superiore a quella della regione Piemonte.