“Vorrei mangiare più sano ma non ci riesco”. E’ questo il rapporto con il cibo di quasi il 37% degli italiani (4 italiani su 10).
E’ quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari nazionali. Mediamente per il 33% degli intervistati, seguire una dieta sana rappresenta un fattore importante per la salute, soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%). Informarsi sul cibo per gli italiani è sempre più importante; infatti, quasi il 62% degli intervistati si dichiara molto informato sui valori nutrizionali, le calorie e i grassi riguardanti i vari alimenti. Non a caso il 34% degli intervistati ritiene, poi, che la propria alimentazione dipenda in via prioritaria da caratteristiche e scelte soggettive (che presumibilmente hanno bisogno di tante informazioni per essere adeguate), il 30,4% dalla tradizione familiare, e poco meno del 19% da quello che si può permettere, tenuto conto del reddito e dei prezzi. Quanto alle principali fonti di informazione sugli alimenti oltre alla televisione, è il web (51,1%) la fonte primaria, seguono quotidiani, settimanali e periodici (34%), poi i familiari e gli amici (25,5%), mentre il 25,6% ricorre invece ai negozianti e al personale del punto vendita. Dall’indagine emerge una importante segmentazione dei comportamenti, con oltre 1/3 degli italiani che riconosce il valore dell’alimentazione e si comporta di conseguenza, 1/3 che per stile di vita, tentazioni e stress pur consapevole non riesce a comportarsi correttamente e 1/3 che non è attento alla tavola per mancanza di conoscenza.
“Coldiretti - ha precisato il presidente nazionale Sergio Marini - è impegnata nelle scuole, nelle piazze e nei mercati con il progetto Educazione alla campagna per far conoscere i principi della sana alimentazione”. In Italia ben quattro italiani su dieci (43 per cento) risultano sovrappeso o addirittura obesi (11 per cento), con una netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell'Unione Europea poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea con le spese socio-sanitarie correlate all'obesità in Italia che sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per più del 60 per cento dovute all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.
LA TAVOLA DEGLI ITALIANI 1950-2010
| 1950 |
1980 |
2010 |
|
| Prodotto |
Quantità in gr/giorno |
||
| Cereali (pane/pasta) |
516 |
501 |
435 |
| Verdure |
373 |
585 |
625 |
| Carne |
60 |
206 |
241 |
| Frutta |
183 |
308 |
418 |
| Vino |
318 |
301 |
210 |
| Kcal/giorno |
2281 |
3590 |
3685 |
Fonte: Elaborazione Coldiretti