24 Maggio 2010
Ma come mangiano gli italiani?

 “Vorrei mangiare più sano ma non ci riesco”. E’ questo il rapporto con il cibo di quasi il 37% degli italiani (4 italiani su 10).
E’ quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari nazionali. Mediamente per il 33% degli intervistati, seguire una dieta sana rappresenta un fattore importante per la salute, soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%). Informarsi sul cibo per gli italiani è sempre più importante; infatti, quasi il 62% degli intervistati si dichiara molto informato sui valori nutrizionali, le calorie e i grassi riguardanti i vari alimenti. Non a caso il 34% degli intervistati ritiene, poi, che la propria alimentazione dipenda in via prioritaria da caratteristiche e scelte soggettive (che presumibilmente hanno bisogno di tante informazioni per essere adeguate), il 30,4% dalla tradizione familiare, e poco meno del 19% da quello che si può permettere, tenuto conto del reddito e dei prezzi. Quanto alle principali fonti di informazione sugli alimenti oltre alla televisione, è il web (51,1%) la fonte primaria, seguono quotidiani, settimanali e periodici (34%), poi i familiari e gli amici (25,5%), mentre il 25,6% ricorre invece ai negozianti e al personale del punto vendita. Dall’indagine emerge una importante segmentazione dei comportamenti, con oltre 1/3 degli italiani che riconosce il valore dell’alimentazione e si comporta di conseguenza,  1/3 che per stile di vita, tentazioni e stress pur consapevole non riesce a comportarsi correttamente e 1/3 che non è attento alla tavola per mancanza di conoscenza.
“Coldiretti - ha precisato il presidente nazionale Sergio Marini - è impegnata nelle scuole, nelle piazze e nei mercati con il progetto Educazione alla campagna per far conoscere i principi della sana alimentazione”. In Italia ben quattro italiani su dieci (43 per cento) risultano sovrappeso o addirittura obesi (11 per cento), con una netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell'Unione Europea poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea con le spese socio-sanitarie correlate all'obesità in Italia che sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per più del 60 per cento dovute all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.

LA TAVOLA DEGLI ITALIANI 1950-2010

  1950
 
1980
 
2010
 
Prodotto
 
Quantità in gr/giorno
 
Cereali (pane/pasta)
 
516
 
501
 
435
 
Verdure
 
373
 
585
 
625
 
Carne
 
60
 
206
 
241
 
Frutta
 
183
 
308
 
418
 
Vino
 
318
 
301
 
210
 
Kcal/giorno
 
2281
 
3590
 
3685
 

Fonte: Elaborazione Coldiretti

 

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