30 Ottobre 2010
La notte delle streghe è un elogio alla zucca

In Italia quasi un chilo di zucca a testa viene consumata soprattutto per preparare gustosi banchetti, piuttosto che per decorare le case, anche se l'affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani.
La tradizionale ricorrenza originaria del Nord America, celebrata domenica e lunedì, vede al centro dell’attenzione la zucca, l’ortaggio più grande del mondo, utilizzato i mille modi: dalla coltivazione all'intarsio, dal decoro ai tanti piatti della cucina tradizionale.
Quest’anno  - sottolinea Coldiretti - la produzione di zucche Made in Italy è calata del 10 per cento e si dovrebbe attestare intorno ai 55 milioni di chili mentre il prezzo al consumo dovrebbe essere sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno di poco superiore all’euro, in funzione delle dimensioni e della qualità. 
Nell’Astigiano la produzione di zucche vede capofila il piccolo comune di Piea che in questi anni ha saputo rilanciare l’antica coltivazione, al punto di farla espandere ai vicini comuni della valle Rilate e ai territori dei comuni di Asti, Montafia, Cortazzone e Monale.
Questo grazie ad un accordo con la grande distribuzione e all’individuazione di una varietà, denominata “Delica” che con un peso limitato, di 2/2,5 chilogrammi, è facilmente acquistabile e trasportabile nei supermercati. Quest’anno il prezzo agli agricoltori garantito dalla coltivazione della zucca Delicata è oscillato tra i 25 e i 30 centesimi al chilo. In queste ultime annate agraria, a Piea, inoltre, si sta anche diffondendo una varietà di dimensioni maggiori, la Napoli, che ha un peso di 30/35 chilogrammi.
Regina indiscussa delle tavole, a Piea, ogni anno, la zucca viene celebrata con una festa (dove si servono i famosi ravioli di zucca) ed un concorso per la migliore ricetta, vinto quest’anno dalla signora Daniela Deviardi di Montiglio Monferrato con i tagliolini di zucca e tartufo.
La zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte.
Per intagliare un’autentica zucca di halloween invece - suggerisce Coldiretti -  occorre innanzitutto scegliere una bella zucca dal peso compreso tra i cinque e i dieci chili, rotonda e senza imperfezioni perché, più liscia è la superficie, più facile è intagliarla. Con uno scalpello a forma di “V”, poi, bisogna tracciare le linee sul volto della zucca e con un coltello da cucina ben affilato e non troppo flessibile occorre scavare per intagliare i tratti del "volto" in modo da ricavare dei fori da dove fuoriesca la luce. Per inserire al suo interno una candela accesa è sufficiente scavare un buco sul fondo della zucca per ricavare una via d'entrata senza rovinare "l'opera d'arte". Per chi volesse conservare a lungo il ricordo della magica notte delle streghe deve una volta alla settimana passare sulla parte esterna un po' di olio vegetale con un panno morbido e lasciarla in un luogo fresco e asciutto. Successivamente ogni 4-5 giorni immergerla in acqua fresca. In caso di aria particolarmente secca, in casa, di notte è consigliabile - sostiene la Coldiretti - coprire la zucca con un panno umido.
Oltre alle qualità destinate al consumo alimentare, cresce anche la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i 300 chili di peso, quest’anno a Piea la zucca più grande pesava infatti 302 chilogrammi.

Con l’etichettatura ci sarà meno spreco
Il caso della frutta, l’Italia è il primo produttore europeo, ma il consumo di ananas è raddoppiato
La legge sull’etichettatura obbligatoria consentirà acquisti più consapevoli a difesa del Made in Italy. A confermare  quanto sostenuto da Coldiretti, vi è lo studio che riporta i dati sulle scelte alimentari degli italiani. Negli ultimi dieci anni, è raddoppiato il consumo di ananas, mentre si è dimezzato quello delle pesche. Le banane sono addirittura diventate il terzo frutto più consumato dopo mele e arance. L’ analisi sugli effetti della globalizzazione a tavola evidenzia che la frutta straniera rappresenta oggi ben il 15 per cento di quella consumata nonostante l’Italia sia il primo produttore di frutta e verdura in Europa. Accanto all’arrivo di frutta “esotica” negli ultimi dieci anni si è anche assistito ad una crescita degli sbarchi di frutta straniera "contro" stagione come i mirtilli dall’Argentina (+560 per cento), le ciliegie dal Cile (+122 per cento) o l’uva dal Sudafrica (+50 per cento). Una tendenza che comporta spreco di denaro, energia e inquinamento ambientale per i trasporti, spesso dovuta alla perdita di conoscenza dei cicli stagionali ed amplificata dalla mancanza di trasparenza sull’origine dei prodotti in etichetta, sulla quale la Coldiretti chiede di intensificare i controlli.

Dal 3 novembre riapre la rottamazione agricola
Uno sconto del 20% per l’acquisto di macchine agricole, attrezzature e movimento terra
Dal 3 novembre saranno nuovamente disponibili gli incentivi per la rottamazione di macchine agricole, attrezzature e movimento terra.
La misura, uguale alla prima rottamazione 2010, prevede un contributo pubblico del 10% sul prezzo di acquisto a cui si aggiunge un altro 10% di sconto praticato dal concessionario.
Dopo il successo nei mesi scorsi del primo provvedimento rottamazione, che ha portato in pochi giorni all’esaurirsi dei 20 milioni messi a disposizione del settore agricolo,  soddisfando circa 4.300 richieste di incentivo, il sistema è stato rifinanziato. Con decreto del Ministero dello sviluppo economico sono state riassegnate le risorse non ancora utilizzate, che ammontano a circa 110 milioni di euro, mettendole a disposizione di tutti i settori, in un fondo unico.
Dal 3 novembre, data in cui sarà possibile prenotare gli incentivi, secondo le regole e le modalità della precedente rottamazione, tutti 10 i settori (motocicli, cucine componibili complete di elettrodomestici efficienti, elettrodomestici, immobili ad alta efficienza energetica, internet veloce per i giovani, rimorchi e semirimorchi, macchine agricole e macchine movimento terra, gru a torre per edilizia, componenti elettrici ed elettronici, nautica da diporto) attingeranno dal fondo unico.
I soggetti interessati ad usufruire dei fondi rottamazione, proprio in considerazione del fatto che le risorse finanziarie sono accorpate in un fondo comune per tutti i settori, dovranno  formalizzare le richieste con la necessaria tempestività, in quanto le richieste verranno finanziate in base all’ordine di arrivo.
Dei precedenti 20 milioni della rottamazione agricola sono stati utilizzati in prevalenza per le macchine agricole operatrici e le attrezzature (65 per cento), i trattori (25 per cento), le mietitrebbiatrici (6 per cento) e le macchine movimento terra (4 per cento). L’incentivo pubblico ha permesso così l’attivazione di investimenti privati di circa 160 milioni di euro da parte delle imprese.
Relativamente alle procedure di funzionamento, il Ministero dello Sviluppo Economico ha sottoscritto una convenzione con Poste Italiane per il disbrigo di tutte le pratiche. Le domande saranno finanziate in base all’ordine di arrivo, a decorrere dal 3 novembre, sino all’esaurimento delle risorse messe a disposizione.
I Consorzi agrari sono a disposizione per la predisposizione delle pratiche necessarie all’incentivo rottamazione.

Verso una deroga, la scadenza sui pozzi
Coldiretti ha chiesto di posticipare i termini
Coldiretti ha partecipato all’incontro del Tavolo Operativo Permanente che si è tenuto all’Assessorato Ambiente della Regione Piemonte per esaminare le richieste di proroga dei termini per l’adempimento delle imminenti scadenze riguardanti i pozzi ed i prelievi da corpi idrici superficiali.
Per quanto riguarda gli “stati di consistenza” dei pozzi individuati dalla Regione come a rischio di connessione tra falda superficiale e falda profonda, sembrerebbe accolta la richiesta, avanzata anche da molti consorzi irrigui, di prorogare i termini per la presentazione delle perizie fino al 31/12/2011.
Sulle tempistiche per l’eventuale successivo ricondizionamento del pozzo, si fa strada l’ipotesi di scaglionare l’obbligo prevedendo, per i pozzi che ricadono entro aree individuate come a maggior rischio (zone vulnerabili da nitrati e/o fitofarmaci e  campi pozzi), la data del 31 dicembre  2013, mentre per tutti gli altri resterebbe valida la data del 31/12/2016.
La Regione si è impegnata a produrre in tempi rapidi delle linee guida relative alle modalità di esecuzione delle perizie e per la questione del ricondizionamento, anche individuando apposite misure di sostegno.
Anche per i misuratori di portata che dovrebbero essere installati  entro il 31 dicembre su tutti i prelievi (da pozzo, sorgente, trincee drenanti e captazioni da corpi idrici superficiali), la richiesta di proroga dovrebbe essere accolta. 

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