La situazione generale del mercato delle materie prime agricole è in estrema difficoltà.
I dati diffusi da Ismea, relativi al mese di settembre, confermano il calo dei prezzi del 12% rispetto allo scorso anno, calcolato su base nazionale per la media dell’intero settore agricolo. La diminuzione più consistente, sulla base dell’analisi effettuata da Coldiretti, è quella del prezzo dei cereali: - 26% nel confronto con il 2008, ma anche il 5% in meno rispetto al mese precedente. Al secondo posto, la frutta, con il 22% in meno. Male anche il vino (-18%), il latte (-14%), gli ortaggi (-13%) e la carne suina (-12%).
Si tratta di variazioni negative che, non trovano riscontro nei prezzi di vendita ai consumatori che continuano a crescere in praticamente tutte le categorie di prodotto. In generale, per ogni euro speso dai consumatori in alimenti, ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori: esistono quindi ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.