8 Agosto 2023
Fotovoltaico: bene il provvedimento regionale per salvaguardare le aree agricole

Disposizioni a tutela degli areali per la produzione di Dop, Igp, Doc e Docg

Furia: “al suolo occorre garantire la sua vocazione originaria per la produzione di cibo”

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Le disposizioni, approvate dalla Giunta regionale, volte a regolamentare l’installazione degli impianti per la produzione di energia da fonte fotovoltaica, hanno l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le aree agricole piemontesi, soprattutto, quelle ad elevato interesse agronomico.

In particolare, andranno a tutelare gli areali individuati dai disciplinari di produzione DOP, IGP, DOC e DOCG, motivo di vanto ed eccellenza dell’astigiano e del Piemonte, oltre alle zone rurali più produttive, ricadenti in I e II classe di capacità d’uso del suolo, in modo che la produzione energetica, per effetto della possibilità di installare esclusivamente impianti agri-voltaici, non sia in contrasto con quella agricola, ma integrata.

E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel ricordare che - la priorità deve sempre essere quella di preservare, nel tempo, la continuità e la capacità produttiva dei terreni agricoli, le relative colture e produzioni di qualità -.

“Trattasi di un primo passo importante mirato a frenare le speculazioni e l’occupazione impropria di suolo agricolo – afferma il Presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone, - ma che occorre sia completato, al più presto, attraverso la definizione di una specifica legge regionale che dia definitiva garanzia dell’uso prioritario del suolo per la produzione di cibo e blocchi ogni tipo di abusivismo energetico”.

“Trattasi, altresì, di un ulteriore e fondamentale passaggio subordinato all’approvazione da parte del Governo di un Decreto attuativo interministeriale, per porre fine al fotovoltaico a terra nelle aree di interesse agricolo – aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia.Salvaguardare le nostre campagne, per garantire la sovranità alimentare nazionale, fermando le speculazioni ed il consumo di suolo, con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agri-voltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originaria, deve restare una priorità senza se e senza ma”.

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