1 Luglio 2010
Dopo un anno, Vince il Paese vero

E’ passato poco più di un anno, era il 30 aprile 2009, quando 15 mila imprenditori agricoli, dirigenti Coldiretti rappresentanti di tutti i comuni d’Italia, approvarono a Roma il manifesto per l’avvio della “filiera agricola tutta italiana”. Si apriva la strada del “rinascimento” dell’agricoltura italiana, di fronte all’affacciarsi della grave crisi internazionale, Coldiretti fu l’unico soggetto ad elaborare un progetto serio per il rilancio di un settore economico. Un progetto per l’economia e per tutto il Paese.
Domani, venerdì 2 luglio, un’altra assemblea plenaria, sempre al Palalottomatica nella Capitale, sancirà la validità del progetto, i grandi passi avanti già realizzati nella costituzione della filiera agricola tutta italiana. Dal mondo della cooperazione è emerso “Unici Coldiretti”, da quello finanziario è nato “Feditagri”, da quello commerciale la grande distribuzione diretta con Consorzi Agrari d’Italia, dal rapporto con i consumatori si sono sviluppati gli Agrimercati di Campagna Amica, più tante altre iniziative che come un puzzle vanno via via a comporre la filiera agricola tutta italiana. Un anno fa sembrava un sogno, oggi possiamo dire abbia vinto il Paese vero, quello che produce, intraprende, si impegna, in un’ottica di uno sviluppo sociale sostenibile, corretto, attento alle esigenze di tutti gli italiani onesti. Non a caso un anno fa i temi erano “stop ad inganni e multiplazione dei prezzi”, il “vero Made in Italy sulle tavole al giusto prezzo”, “piano spesa sicura” per difendere i cittadini dalle speculazioni e dagli inganni. Temi, purtroppo ancora attuali, perché gli speculatori, i truffatori e i disonesti sono duri a morire, ma la grande novità è che contemporaneamente, oggi, al contrario di un anno fa, grazie al progetto Coldirettti sta emergendo il Paese vero, laborioso, innovativo nella tradizione, dinamico, onesto e corretto. C’è stata l’affermazione dei veri valori di un Paese, una crescita culturale di tutta una nazione; oggi, la difesa del Made in Italy è un obbiettivo condiviso, la crescita ecosostenibile la via prioritaria, e la qualità, la tracciabilità, la trasparenza dei prezzi dell’agroalimentari hanno una via ben definita. Certo, restano ancora le mozzarelle blu, i falsificatori del Made in Italy e le importazioni selvagge, i tentativi dei soliti furbetti di infiltrarsi sullo sviluppo delle energie rinnovabili, ma seppure su un percorso sempre tortuoso, la strada è tracciata. E il Paese vero inizia a percorrerla a testa alta.
“Un anno fa al Palalottomattica – sottolinea Maurizio Soave, presidente provinciale Coldiretti – si insinuò un raggio di luce in fondo ad un tunnel. Oggi stiamo vedendo sempre più chiaramente la via di uscita, ci guardiamo attorno e vediamo sempre più nitidamente il Paese vero. Siamo sempre più determinati nel costruire una filiera agricola tutta italiana. Da Asti partiremo in 150, questa sera per Roma”.
Con il presidente Maurizio Soave, ci sarà il presidente provinciale e regionale delle cooperative agricole e di trasformazione Unci Coldiretti, Piero Montaldo, la delegata provinciale e nazionale di Donne Impresa, Adriana Bucco, il delegato di Giovani Impresa Asti, Marco Melica, i rappresentanti dell’Associazione Pensionati, di Terranostra, delle altre strutture di riferimento Coldiretti e, soprattutto, gli imprenditori agricoli rappresentanti tutti i comuni dell’Astigiano.
Non a caso all’Assemblea di Roma è previsto l’intervento del Ministro dell’Economia, fautore della regolamentazione dei mercati, contro una globalizzazione sfrenata, favorevole all’economia reale e a rivedere il concetto delle dimensioni su cui si basa l’idea di sviluppo di Coldiretti.
Con Giulio Tremonti 8nella foto) ci saranno il Ministro dell’Agricoltura e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sindaci e Presidenti delle Regioni del Centro, del Nord e del Sud.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi