21 Luglio 2009
Domani al Frejus per dire basta alle schifezze alimentari

  Al via l’operazione verità alle frontiere

Con l’incontro di questa mattina con la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, è partita ufficialmente l’operazione “verità alle frontiere” di Coldiretti. Domattina, mercoledì 22 luglio, all’alba partiranno da Asti due pullman alla volta del valico del Frejus. La delegazione astigiana, guidata dal presidente provinciale, Maurizio Soave, e dal direttore, Luigi Zepponi, è composta da una rappresentanza dei dirigenti Coldiretti Asti, una dei giovani under 30 di Giovani Impresa, da alcune dirigenti di Donne Impresa, dal presidente dei pensionati, Bruno Porta, e da alcuni semplici associati. Tutti vogliono vedere con i loro occhi, anche in qualità di consumatori, quante “schifezze” agroalimentari arrivano da fuori dell’Italia.
L’obiettivo è di denunciare l’enorme problematica dell’importazione nel nostro Paese di generi agroalimentari senza rintracciabilità, anonimi, spesso dalle scarse garanzie in termini di sicurezza alimentare. Con queste ed altre azioni eclatanti, Coldiretti intende sensibilizzare la società intera ed ai consumatori in particolare sulle difficoltà economiche incontrate dalle imprese agricole a causa dell’assoluta mancanza di trasparenza sulla circolazione dei prodotti alimentari.
In particolare è una mobilitazione in difesa del latte e dei formaggi Made in Italy, minacciati dalle importazioni di sottoprodotti e semilavorati industriali che vengono spacciati come italiani per la mancanza di un corretto sistema di etichettatura.
Contemporaneamente altre delegazioni punteranno invece al valico del Brennero, altre sui porti principali.
Sarà la più grande mobilitazione degli ultimi anni con migliaia di allevatori, provenienti da tutte le regioni, alle “frontiere” per sapere che “cosa arriva e dove va a finire”. Dai valichi del Brennero e del Frejus giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri all’anno destinati a finire in tavola senza alcuna informazione ai consumatori.
L’obiettivo di difendere il “Made in Italy” dalle stalle allo scaffale dei supermercati, attraverso una etichettatura trasparente sui prodotti alimentari importati, sarà sostenuto da blitz che si svilupperanno contemporaneamente in luoghi strategici in tutte le regioni italiane e che saranno opportunamente comunicati.

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