9 Maggio 2010
Dodici astigiani aspiranti all’Oscar Green

E’ in corso di svolgimento il concorso “Oscar Green”, promosso a livello nazionale da Coldiretti Giovani Impresa, che premia le più innovative imprese agricole italiane rispetto a: multifunzionalità dell’impresa agricola, capacità di collegamento con un contesto più esteso dei quello prettamente aziendale, qualità e rapporto di fedeltà con il mondo dei consumatori.
Il premio Oscar Green premia quindi l’originalità di un progetto e una nuova cultura di impresa. Le sensibilità riscoperte da parte dei consumatori, la vivacità e la creatività da parte dei produttori, le innovative modalità di collegamento tra chi crea e chi consuma, fanno parte di un’agricoltura rigenerata che interpreta il cambiamento, esalta il territorio, difende l’ambiente, valorizza tipicità e tradizioni.   
Per quanto riguarda il territorio dell’Astigiano i 12 concorrenti si confronteranno per la selezione di livello regionale attraverso i seguenti progetti:
-         agrimacelleria aziendale con spazio di accoglienza pic-nic e punti vendita itineranti;
-         allevamento razze ovi-caprine in via di estinzione, produzione di formaggi tipici e agrimacelleria per l’incontro diretto del consumatore;
-         agriturismo, fattoria didattica e agrimacelleria (con impianto per la produzione di biogas) per la valorizzazione delle produzioni agricole di una zona svantaggiata, in collaborazione con altre imprese agricole;
-         “orto a scuola”, in collaborazione con numerose scuole di infanzia e primarie, per la conoscenza diretta dell’orto fai da te, attraverso semine, trapianti, raccolte e degustazioni;
-         attività di fattoria didattica con produzione di pane, dolci e specialità da forno, e l’educazione alimentare “imparare facendo”;
-         agriturismo finalizzato alla valorizzazione dei prodotti aziendali, agrimaneggio equino e organizzazione visite turistico-didattiche nel limitrofo parco naturale;
-         cooperativa per la valorizzazione diretta dei prodotti, ottenuti in modo ecocompatibile e nel rispetto di principi etici;
-         produzione vitivinicola a basso impatto ambientale, a conduzione biologica, con impianto foto-voltaico e fito-depurazione delle acque reflue di cantina;
-         produzione vitivinicola con certificazione BIOS (bassa emissione di anidride carbonica);
-         consorzio tra imprese vitivinicole finalizzato al miglioramento nelle procedure burocratiche e all’abbattimento dei costi per reperimento e gestione della manodopera;
-         cooperativa tra vitivinicoltori per l’acquisto e la gestione comune di attrezzature professionali, sinergie per la commercializzazione e il disbrigo dei vari iter burocratici
-         consorzio tra imprese vitivinicole per professionalizzare la partecipazione a fiere internazionali del vino, coordinamento e abbattimento dei costi.
I dodici progetti sono di per sé tutti vincenti, “punta dell’iceberg” di un’agricoltura giovane, appassionata e determinata a interpretare il cambiamento, dal modo di produrre al modo di commercializzare.

 

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