Il Comitato Vitivinicolo Regionale si è riunito questa settimana per discutere tra le altre cose, la modifica del disciplinare dell’Asti DOCG; la proposta era già stata affrontata nell’ultima riunione del Comitato ed era stata rinviata a causa dell’assoluto disaccordo tra il mondo agricolo e le altre rappresentanze della filiera.
Nella riunione del 25 marzo il disciplinare è stato nuovamente presentato in Comitato dal Consorzio di Tutela dell’Asti, mantenendo la stessa linea e gli stessi contenuti già presenti nella precedente bozza.
La diatriba riguardava in particolare alcune agevolazioni nella fase di vinificazione e spumantizzazione del prodotto e la possibilità di rendere le rese produttive più elastiche in funzione del mercato.
Coldiretti rileva che non vi è stata alcuna sensibilità da parte dei rappresentanti del Consorzio nel considerare le istanze dei viticoltori, riguardanti in particolare l’inserimento delle sottozone che gli stessi avevano caldeggiato e richiesto ormai da molti anni.
I rappresentanti della Coldiretti Regionale hanno espresso il loro dissenso astenendosi dalla votazione, motivandola in particolare con la possibilità di approfondire ulteriormente le modifiche, per dare maggior spazio alle richieste dei viticoltori, anche in relazione alle proroga giunta dal Ministero che rinvia al 1° agosto la possibilità di presentare modifiche ai disciplinari.