31 Ottobre 2009
Controllo della Flavescenza Dorata

 
Ad un decennio dalla sua prima e significativa comparsa sul territorio astigiano, la Flavescenza Dorata della vite continua a destare l’interesse e la preoccupazione dei viticoltori e delle Istituzioni. Dal 2008 il territorio provinciale è stato classificato come zona di insediamento ai sensi del Decreto di Lotta Obbligatoria non esistendo più le condizioni per l’eradicamento della malattia, occorre per tanto mettere in atto tutti quegli accorgimenti di contrasto per un’accettabile convivenza, analogamente a quanto già avvenuto storicamente contro altre patologie e parassiti della vite.
Per tali motivazioni Coldiretti Asti si è fatta promotrice, anche nel 2009, di iniziative finalizzate alla razionalizzazione della lotta e alla riduzione dei trattamenti insetticidi, nel rispetto della vigente lotta obbligatoria.
Grazie alla sensibilità di alcune Amministrazioni e Enti locali - in particolare l’Assessorato Provinciale Agricoltura e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti - e alla collaborazione del Settore Fitosanitario Regionale, durante il periodo estivo è stato realizzato un monitoraggio accurato dell’insetto vettore, che ha coinvolto moltissime aziende viticole, con un duplice scopo.
1 - Nei Comuni di Vinchio e Mongardino e nei Comuni della Comunità Collinare Collidivini il monitoraggio era finalizzato all’individuazione del momento esatto per l’esecuzione dei 2-3 trattamenti obbligatori per contrastare lo Scaphoideus titanus, insetto vettore della Flavescenza Dorata. L’attività si è svolta grazie al contributo dell’Assessorato Provinciale Agricoltura e ha permesso, in particolare, di trasmettere una comunicazione tempestiva ad ogni conduttore di vigneto su momento e modalità ottimale per l’effettuazione dei singoli trattamenti. Ciò ha permesso di ottimizzare e ampliare l’efficacia del contenimento dello Scafoideo in territori molto martoriati dalla malattia; inoltre molto positiva è la crescita di sensibilità dei viticoltori nell’adozione delle misure di prevenzione e lotta.
2 – In 5 areali a viticoltura specializzata, situati nei Comuni di Costigliole d’Asti, Agliano, Nizza Mt.o, Canelli e Loazzolo, sono stati individuati 16 vigneti campione in cui il monitoraggio era finalizzato a verificare la possibilità, ammessa dalla normativa fitosanitaria regionale, di ridurre il numero di trattamenti insetticidi obbligatori da 2-3 a 1, a condizione che la presenza di Scaphoideus rimanesse al di sotto di determinati limiti.
Questa seconda iniziativa è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, come sempre molto attenta a sostenere azioni e strategie volte alla difesa del nostro patrimonio viticolo.
I vigneti campione, oggetto del monitoraggio, sono stati individuati in aree omogenee a viticoltura specializzata ove, nella lotta alla FD, sono stati adottati diffusamente tutti gli accorgimenti per il controllo della malattia e dell’insetto vettore.
Per raggiungere gli obiettivi del progetto i conduttori dei vigneti sono stati coinvolti e informati passo passo dei risultati dei rilievi al fine di applicare gli interventi di lotta fitosanitaria conseguenti.
I primi risultati ottenuti confermano che è possibile razionalizzare gli interventi di lotta obbligatoria e arrivare progressivamente alla riduzione dei trattamenti insetticidi, con positivi risvolti dal punto di vista ambientale, salutistico ed economico.
In ogni caso, una ragionevole convivenza con la Flavescenza Dorata è possibile solo a condizione di mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari, attraverso viticoltori informati e partecipi attivamente nel mettere in atto le strategie di lotta. 

 

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