Il settore vitivinicolo non attraversa un momento particolarmente felice. La Barbera d’Asti, il vino più diffuso in Piemonte, incontra molte difficoltà sui mercati dove deve confrontarsi con prezzi poco remunerativi. Anche gli altri vini, indipendentemente dalle annate, più o meno produttive, non trovano un giusto equilibrio nella commercializzazione. Una bassa redditività che viene scontata a partire dal primo anello della filiera, dove le uve non garantiscono un ricavo proporzionato ai costi produttivi. Una situazione critica che potrebbe, in parte, essere mitigata dal programma nazionale di sostegno per il settore vinicolo con la misura di aiuto alla “Vendemmia Verde” con scadenza 21 maggio prossimo.
Riguarda i cosiddetti interventi finalizzati al mantenimento dell’equilibrio di mercato, eliminando le eccedenze contingenti e, in pratica, consiste nella eliminazione o distruzione totale dei grappoli, non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa della relativa superficie vitata.
La misura si applica sull’intero territorio regionale e ne possono beneficiare gli imprenditori agricoli singoli e associati, le cooperative agricole, le società di persone e di capitali esercitanti attività agricola, che conducono i vigneti in qualità di proprietario, comproprietario, affittuario.
La vendemmia verde deve essere effettuata sull’intera unità vitata esclusivamente con metodo manuale, unico che può garantire la totale eliminazione dei grappoli senza provocare danni alla vegetazione o alterare la fisiologia della pianta.
Le unità vitate oggetto della misura devono essere impiantate da almeno quattro campagne ed avere una superficie minima di 0,30 ettari e massima di 5 ha.
Per poter accedere ai contributi occorre una dichiarazione dell’adesione all’Azione agroambientale 214.1 (produzione integrata) del PSR.
L’importo del sostegno forfetario ad ettaro, per le uve provenienti da superfici non iscritte a denominazioni di origine è fissato in 1.000 €, mentre per le uve da superfici iscritte a denominazioni di origine è fissato a 3.200 €.
“Si tratta di una buona opportunità – sottolinea il presidente provinciale e componente della giunta regionale Coldiretti con delega al vitivinicolo, Maurizio Soave – che entra di diritto a far parte di quello che dovrebbe essere un progetto volto al rilancio di tutto il settore vitivinicolo piemontese. Per superare la crisi bisogna far leva su tutti gli strumenti che regolano l’offerta ed attivare tutte le azioni promozionali per le denominazioni di vertice, coordinando gli interventi e le risorse nell’ambito di un apposito tavolo regionale”.
Presentata la domanda di adesione entro il 21 maggio, l’operazione di “Vendemmia Verde” dovrà essere effettuata entro il 15 Giugno. Il contributo sarà erogato direttamente dall’AGEA, previo superamento della verifica in loco, entro il 15 ottobre 2010.
Per informazioni contattare gli uffici Coldiretti, tel. n° 0141.380.400.