26 Settembre 2010
Cereali: il mercato si “muove”

Come l’oro anche il mais ha raggiunto una quotazione record superando il muro dei 5 dollari per bushel al Chicago board of trade, punto di riferimento del commercio mondiale, per le consegne nel mese di dicembre. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che si tratta del valore più alto raggiunto dal cereale negli ultimi due anni.
La spinta in altro viene giustificata - sottolinea Coldiretti - dalle previsioni non positive per i raccolti negli Stati Uniti per effetto delle condizioni climatiche avverse. L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Manovre finanziarie sul cibo che stanno “giocando” senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l’allevamento in molti Paesi. Il livello dei prezzi per il granoturco, ma anche per gli altri cereali, rimane comunque ancora molto lontano dai valori massimi di oltre 7 dollari per bushel raggiunti nel marzo 2008. Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che - conclude la Coldiretti - va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi come le assicurazioni sul reddito nell’ambito della riforma di mercato della politica agricola comune,.

FRUMENTO E ORZO: L’ANDAMENTO NELL’ASTIGIANO
La trebbiatura dei cereali a paglia, frumento tenero, f. duro e orzo, ha confermato le aspettative dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
Per quanto riguarda  frumento tenero e orzo, la produzione nell’Astigiano è stata generalmente discreta, rispettivamente 54 q/ha e 48 q/ha; in alcuni casi la produzione di frumento tenero ha superato i 60 q/ha.
Invece, per il poco frumento duro seminato nella nostra provincia le produzioni sono state quantitativamente scarse e di qualità sufficiente.
L’andamento climatico particolare della campagna granaria appena conclusa, caratterizzato tra l’altro da abbondanti piogge, ha determinato spesso difficoltà per i cerealicoltori nell’esecuzione delle operazioni colturali nella fase fenologica  più idonea. Non si sono riscontrate partite di frumento pre-germinato e il contenimento  dei funghi in campo (fusariosi) è stato accettabile. Inoltre, sia in fase di raccolta che durante lo stoccaggio, non si è riscontrata presenza di danni da cimice , Eurigaster maura e E. austriaca.
Dal punto di vista dell’attitudine tecnologica, la qualità del frumento tenero è stata in genere buona, superiore al 2009 e tra le migliori degli ultimi anni,  per le varie caratteristiche fisiche legate alla panificabilità (proteine, peso ettolitrico,W, P/L); ciò è vero in generale per i casi in cui:
·                      Si sono coltivate varietà classificate tra i Grani di Forza, Panificabili e Panificabili Superiori.
·                      Si è intervenuti contro i funghi e si è posta molta attenzione alla presenza o meno delle cimici.
·                      Si sono eseguite concimazioni  equilibrate, andando a frazionare l’Azoto in primavera.
Per quanto riguarda il frumento, dal punto di vista del mercato e della remunerazione, come sempre è il mercato estero a fare i prezzi e tutti gli sforzi a livello di tecnica colturale per migliorare quanti-qualitativamente la produzione  non sono sufficienti.
Dopo una estate segnata dal rincorrersi delle notizie provenienti dalla Russia, che hanno generato forti oscillazioni di prezzo, le attuali quotazioni  restano comunque ancora del tutto insufficienti per le imprese agricole. E questo a dispetto di un calo del 5% della produzione mondiale, secondo le stime FAO.
Per dare risposte concrete alle esigenze delle imprese è nata la più grande società europea di trading dei cereali di proprietà degli agricoltori, varata a luglio da Coldiretti. Essa si pone l’obiettivo di gestire oltre 20 milioni di quintali di prodotto tra grano duro destinato alla produzione di pasta, grano tenero per il pane, girasole e soia, esclusivamente di origine italiana e garantiti non Ogm. La società denominata “Filiera Agricola Italiana”, ha già iniziato l’attività ed ha chiuso importanti accordi. E’ partecipata da 18 Consorzi Agrari, 4 cooperative, 2 organizzazioni dei produttori, una società di servizi di Legacoop e Consorzi Agrari d’Italia e ha il compito di gestire la contrattualistica nella coltivazione e nella commercializzazione dei seminativi prodotti in tutto il paese.

 

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