31 Ottobre 2008
“Buoni lavoro”, per tutti e non solo per la vendemmia

Terminata la vendemmia, il bilancio sull’introduzione dei buoni per assumere i vendemmiatori, può considerarsi positivo.
Secondo i dati forniti dall’INPS, le aziende agricole dell’Astigiano hanno utilizzato 9.000 “buoni vendemmia”. Di questi, ben 7.000 sono stati distribuiti da Coldiretti Asti, di cui 6.000 in forma cartacea e 1.000 in via telematica.
Dopo anni di attese e false partenze, la sperimentazione dei “buoni lavoro” riferiti alla legge Biagi, dai calcoli  elaborati su scala nazionale, ha consentito di far emergere dal lavoro nero, al quale erano relegati, dai 30 ai 35 mila tra studenti e pensionati.
Purtroppo dobbiamo anche segnalare che nel Canellese e nel Nicese, a seguito di verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza, sono stati ancora riscontrati lavoratori non in regola. In pratica, nonostante la possibilità di usufruire dei buoni vendemmia, anche quest’anno per sei aziende agricole è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria.
Volendo fare una valutazione oggettiva sull’utilizzo, da parte delle imprese agricole astigiane, del nuovo sistema per assoldare i vendemmiatori, deve essere rilevata un’incidenza inferiore alle province limitrofe. In pratica, dall’alto dei suoi 18 mila ettari di superficie vitata, nell’Astigiano è stato utilizzato un buono ogni 2 ettari di vigneto. I “buoni vendemmia” sono stati più utilizzati in provincia di Cuneo (16.000 ettari) con oltre 28.000 “voucher” ed anche nell’Alessandrino con 21.620 richieste su 14.000 ettari di superficie.
Va comunque precisato che molte aziende impegnate nella vendemmia dell’uva Barbera, con  prevalenza nel sud astigiano, preferiscono affidarsi  ormai da anni alle cooperative specializzate in lavori agricoli. Inoltre la forte frammentazione dei terreni, con tante piccole imprese agricole a carattere familiare, permette ancora agli astigiani di utilizzare lo scambio di manodopera fino al terzo grado di parentela.
Ed ora, annuncia Coldiretti Asti, superata la fase sperimentale attuata in vendemmia, i buoni lavoro per le attività occasionali potranno essere estesi a tutte le attività. Per quanto riguarda l’agricoltura l’utilizzo dei “voucher”, quest’anno riservati ai pensionati e ai giovani fino a 25 anni, sarà esteso a tutti i lavori stagionali e per tutte le operazioni di raccolte, alla potatura e all’agriturismo.
Inoltre, le aziende agricole con volume d’affari inferiore ai 7 mila euro annui,  potranno utilizzare i buoni  per tutte le loro attività e per tutte le tipologie di lavoratori, come ad esempio le casalinghe, i disoccupati e gli extracomunitari,  sempre ovviamente se in regola col permesso di soggiorno .

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi