In relazione all’accordo stipulato per le uve Brachetto, Coldiretti Piemonte, attraverso le parole del presidente di Asti, nonché membro di Giunta della Federazione piemontese con delega al settore vitivinicolo, Maurizio Soave, evidenzia come l’accordo, pur non essendo ancora stato messo nero su bianco, rappresenti il meno peggio di quanto si potesse ottenere. Occorrerà comunque investire fortemente nella promozione del vino Brachetto al fine di rilanciarne i consumi ed evitare che nelle cantine restino delle quantità invendute.
Coldiretti effettuerà una serie di verifiche con le proprie imprese associate, prima di sottoscrivere ufficialmente l’accordo.
Questo nell’interesse dei produttori ma anche dell’intero comparto vitivinicolo che vede nella produzione del Brachetto l’espressione più autentica della territorialità, della tradizione e della tipicità.