10 Aprile 2010
Cooperative Unci Coldiretti,

Lunedì l’elezione del presidente dell’Associazione provinciale delle cooperative agricole e di trasformazione agroalimentare che opera per una filiera agricola tutta italiana
“Per noi sarà un giorno importante”, esordisce così il presidente provinciale Coldiretti, Maurizio Soave, nell’annunciare per lunedì 12 aprile alle ore 10 la convocazione della prima Assemblea provinciale di Unci Coldiretti. “Possiamo dire con orgoglio di aver avviato, anche e soprattutto nell’Astigiano, un profondo rinnovamento della rappresentatività delle cooperative agricole, un settore talvolta individuato come un ripiego nei momenti di crisi delle imprese singole, ma che invece può e deve rappresentare una parte importante e vitale dell’economia della nostra provincia”.
Per Coldiretti la cooperazione rappresenta un cardine fondamentale di quello che è già stato definito l’unico vero progetto economico attualmente in Italia, non a caso indirizzato a favore delle imprese e di tutto il Paese.
“Unci-Coldiretti – sottolinea Antonio Ciotta, direttore provinciale Coldiretti - nasce per rappresentare la cooperazione e far crescere le imprese, per dar vita ad una filiera agricola tutta italiana firmata dagli stessi agricoltori e rendere visibile e riconoscibile l’“italianità” nei confronti del consumatore”.
D’altro canto, il presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, nel suo incontro con i dirigenti di tutto il Piemonte nel gennaio scorso al Lingotto, non aveva usato mezzi termini: “riprendiamoci la cooperazione, sono troppe le cooperative agroalimentari in mano a “baroni” che acquistano prodotti agricoli all’estero e li spacciano per italiani. A noi agricoltori su ogni euro speso dai consumatori rimangono la miseria di 17 centesimi. Questo non può più succere”.
“Le nostre intenzioni –sottolinea Soave – sono di distinguere l’intero prodotto agricolo “autenticamente” Made in Italy, basandosi sulla trasparenza della filiera, sull’identificazione dell’origine in etichetta e sul legame del prodotto con il territorio di riferimento”.
L’Assemblea di lunedì sancirà il passaggio dalla fase costituente dell’organizzazione a quella di piena democrazia, autonomia ed indipendenza degli associati. La fase costituente, durata pochi mesi, è stata una cavalcata entusiasmante, avendo ricevuto il consenso e l’adesione di numerose cooperative. Lunedì il Commissario Costituente, nella persona del direttore provinciale Coldiretti, consegnerà l’associazione nelle mani del primo presidente provinciale di Unci Coldiretti eletto dall’Assemblea dei soci. Naturalmente l’organigramma dell’organizzazione sarà garantito da un vice presidente e dal consiglio provinciale.
“Inizierà così – rimarca Ciotta – il consolidamento e lo sviluppo della cooperazione agricola e della trasformazione agroindustriale astigiana in tutte le sue forme. Le cooperative avranno garantita la migliore assistenza, la rappresentanza e la tutela degli organismi associati. La cooperazione identifica appieno la valorizzazione delle istintività territoriali, delle tradizioni e delle specificità locali. Con la costruzione di una filiera tutta italiana si sarà in grado di tutelare il consumatore, basandosi sulla trasparenza della filiera, sull’indicazione dell’origine in etichetta, sulla diversificazione dei prodotti e sul legame del prodotto con il territorio di riferimento”.
Secondo Coldiretti sono questi gli elementi chiave per arginare lo strapotere della grande distribuzione e il meccanismo delle vendite sotto costo che provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale e sul potere di acquisto dei consumatori.
“In questo quadro – conclude Maurizio Soave - le cooperative agricole rappresentano i soggetti fondamentali per la costruzione della filiera agricola tutta italiana, con particolare riguardo all’aggregazione dell’offerta, alla trasformazione del prodotto italiano ed alla valorizzazione delle imprese agricole. Lo stesso concetto di  socio-coimprenditore si sposa perfettamente con quello di coltivatore diretto perché entrambi finalizzati ad una attività socialmente rilevante per riconquistare valore per la produzione”.
In questi mesi, un apposito staff è stato preparato da Unci Coldiretti ed offre la massima professionalità e un moderno aggiornamento per l’erogazione dell’assistenza fiscale, previdenziale, legale, finanziaria. Inoltre è stato stipulato un accordo con studi professionali per la predisposizione di progetti di ampio respiro che vedono coinvolto il sistema cooperativo che fa riferimento ad Unci-Coldiretti, al fine di dialogare con le istituzioni, dall’Unione Europea, ai vari Ministeri, alla Regione.
La sede provinciale di Unci Coldiretti trova collocazione presso lo stesso stabile dove sono ubicati gli uffici di Coldiretti Asti in corso Felice Cavallotti 41.

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