11 Aprile 2009
Terremoto: tutti possono fare solidarietà

 Il terremoto in Abruzzo, tanto imprevedibile quanto grave nei suoi effetti, ci ferisce e supera (come sempre in questi casi) la nostra capacità umana di comprensione.
In ogni caso, la solidarietà infinita e spontanea di questi giorni, ha fatto emergere come l’uomo non sia mai da solo e possa contare sull’amicizia per ricominciare.
“Ci auguriamo non vengano superati i cento milioni di euro di perdite dovute alla mancata consegna dei prodotti agricoli e di danni diretti provocati alla viabilità nelle campagne, alle case e alle strutture agricole come i magazzini, i fienili e le stalle con gli animali”. E’ quanto afferma Antonio Biso responsabile dell’unità di crisi nazionale istituita da Coldiretti che sta monitorando la situazione nelle campagne e coordinando gli aiuti della maggiore organizzazione degli imprenditori agricoli diretti alle zone colpite dal sisma.
“Lavoriamo per verificare costantemente la situazione nelle campagne dove - ha sottolineato il responsabile dell’unità di crisi Coldiretti - si segnalano purtroppo gravissimi danni agli animali e alle abitazioni e c’è molta preoccupazione per le tante aziende ancora da verificare perché completamente isolate. Occorre infatti garantire una alimentazione adeguata agli animali negli allevamenti, mentre le difficili condizioni della viabilità interna - spiega Biso - in molte zone rendono impossibile la consegna dei prodotti alimentari deperibili e ne risente anche Centrale del Latte dell'Aquila che non ricevendo adeguate forniture di latte non riesce a distribuirlo alla popolazione colpita dalla calamità. Ci stiamo muovendo con tempestività per affrontare - precisa Biso - l’emergenza, siamo in costante contatto con la protezione civile alla quale abbiamo dato la disponibilità per gli alloggi negli agriturismi non danneggiati dal sisma”.
L’unità di crisi si sta occupando anche del coordinamento degli aiuti provenienti dalle sedi Coldiretti situate in altre regioni dalle quali sono già pervenuti i primi segnali di solidarietà.
Mele dal Trentino, latte e formaggio grana dalla Lombardia, conserve di pomodoro dalla Toscana, riso da Vercelli, pasta dalle Marche, frutta conservata dall’Emilia Romagna, ma anche roulotte dal Veneto e molti altri prodotti, secondo le specificità delle agricolture locali, sono stati già raccolti attraverso le iniziative di solidarietà della Coldiretti che ha allestito un “campo base” dove verranno collocate alcune tende e raccolte le offerte delle strutture territoriali, in accordo con la Protezione Civile.
Diecimila litri di latte piemontese della cooperativa Valle Stura, ventimila di acqua minerale S. Anna e millecinquecento vasetti di miele offerto da Aspromiele: questo il primo aiuto che Coldiretti Piemonte ha inviato alla popolazione dell’Abruzzo, messa in ginocchio dal terremoto dello scorso lunedì.
Sottolineano i vertici di Coldiretti Piemonte: “E’ il minimo che potessimo fare. In questi casi occorre agire con tempestività. A questo primo aiuto ne potranno seguire altri a seconda delle richieste che l’unità di crisi costituita in Confederazione Nazionale Coldiretti ci farà pervenire.
Fra le imprese agricole associate, abbiamo riscontrato una forte sensibilità. Questo fa onore alla terra piemontese, memore dei disastri causati dalle alluvioni”.
Anche Coldiretti Asti è mobilitata per coordinare tutti gli aiuti e le disponibilità dei propri associati, in stretto collegamento con l’unità di crisi regionale e nazionale, affinché ogni richiesta mirata di aiuto trovi corrispondente ed efficace risposta.
In questo momento si stanno facendo le opportune verifiche dei fabbisogni e sicuramente molto ci sarà da fare soprattutto nei prossimi mesi per la ricostruzione e il riavviamento delle attività.
Chiunque fosse interessato può segnalare preventivamente la propria disponibilità agli Uffici provinciali o zonali di Coldiretti Asti, oppure telefonando al n. 0141-380.427, 335-750.20.61, e-mail: antonio.bagnulo@coldiretti.it.

 

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