23 Gennaio 2008
Svelate le qualità della Barbera 2007

Barbera, cosa c’è nella Cantina? Le qualità dell’annata del vino più prodotto in Piemonte, sono state svelate, con la degustazione in anteprima “La Mole della Barbera d’Asti 2007 verso la D.o.c.g.”.
L’incontro, ospitato nella serata di martedì 22 gennaio nella suggestiva ed inedita cornice del Museo del Cinema della Mole Antonelliana, ha registrato una folta partecipazione di autorità, giornalisti  ed esponenti di associazioni, legate al mondo dell’enogastronomia.  Unanimi sono stati gli apprezzamenti dei partecipanti e dei media per l’organizzazione della manifestazione, realizzata da Coldiretti Asti con la Camera di Commercio di Asti ed il sostegno della Fondazioni Cassa di Risparmio di Asti.
Il professor Vincenzo Gerbi, docente della facoltà di Agraria di Torino e noto esperto vitivinicolo, ha guidato la degustazione in anteprima di cinque Barbera d’Asti, vini che erano stati selezionati, su 18 campioni proposti, da un pool di esperti durante il primo meeting territoriale, tenutosi martedì 15 gennaio presso la Cantina Astibarbera di San Marzanotto d’Asti.
Quelle che possiamo definire Super Barbera d’Asti, proposte ai qualificati partecipanti all’incontro, provenivano da vigneti ubicati nei comuni di Albugnano, Cisterna d’Asti, Montegrosso d’Asti e Nizza Monferrato (2).
La selezione effettuata, come ha confermato il professor Gerbi, pur non avendo in alcun modo tenuto conto della zona di provenienza delle uve utilizzate per produrre questi vini, ma solo le loro qualità organolettiche, ha evidenziato come ormai in tutta la provincia di Asti si producano vini Barbera di grande livello, grazie alla sempre più attenta gestione del vigneto e delle tecniche di cantina.
Sebbene ancora in piena fase di affinamento, i vini proposti  hanno dimostrato il livello di eccellenza nelle loro caratteristiche, dal colore intenso e quasi impenetrabile ai profumi e gusti di grande eleganza, che miglioreranno ulteriormente nei prossimi mesi, per un’annata, la 2007, che è già possibile includere come fra quelle storiche e di alto livello che hanno fatto grande la Barbera d’Asti. L’ideale, in somma, per accompagnare l’ormai prossima entrata nel prestigioso novero dei vini a D.o.c.g. (denominazione d’origine controllata e garantita).
Paolo Massobrio, noto giornalista enologico che dedica da sempre molta attenzione alla Barbera, in un intervento al termine della degustazione, ha sottolineato che questo vino è riuscito a ritagliarsi spazi importanti anche a livello internazionale e che un punto di forza della Barbera sta proprio nel fatto di sapersi esprimere con caratteristiche differenti e sempre interessanti e di ottimo livello nelle varie zone di produzione. Si è anche parlato del lungo intervento del noto scrittore Sebastiano Vassalli, pubblicato dal quotidiano “La Stampa” con richiamo in prima pagina, che sul filo della memoria raccontava con rimpianto di Barbera di un tempo, di quella che rendeva viola la tovaglia se capitava di rovesciarla dal bicchiere o dalla bottiglia. Tranquillizzo Vassalli – ha affermato Massobrio – il vino di cui parla c’è ancora ed anzi è molto migliorato nella sua qualità”.
E di qualità ha anche parlato l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco, che ha ricordato come la Barbera in poco più di 15 anni ha visto crescere notevolmente la sua qualità media e si è detto fiducioso nell’approvazione in tempi brevi della nuova Docg, che potrebbe anche essere presentata ufficialmente al prossimo VinItaly di Verona.
Dopo la degustazione dei vini gli ospiti hanno potuto apprezzare le squisite specialità gastronomiche proposte da TERRE E GUSTI PIEMONTE, società creata tra ottimi agriturismo ed aziende agricole piemontesi, che si propongono per un catering di qualità basato su prodotti locali.
Al termine dell’incontro, a tutti gli intervenuti è stata consegnata una elegante cassetta in legno, contenente due bottiglie di Barbera d’Asti con apposita etichetta celebrativa “La Mole della Barbera 2007”. 
Sarà un pro-memoria prezioso per quanti possono collaborare fattivamente a far crescere sempre più l’attenzione attorno al mondo della Barbera. Tutto questo perché la Barbera lo merita.

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