28 Ottobre 2025
Piano di Qualità dell’Aria: si faccia chiarezza e si investa su competenze e risorse economiche

L’agricoltura incide solo per il 6% alle emissioni PM10 e per l’1% su quelle di azoto e ossido

In agricoltura, negli ultimi 35 anni, riduzione del gas serra del 15,6%

********

L’agricoltura non può continuare a vedersi additata, come se fosse il settore più inquinante. Nell’ultimo decennio, è stato il comparto zootecnico a pagare il prezzo più alto, quindi, a patirne le conseguenze economiche, nel fronteggiare le misure di contenimento”.

Questo, è quanto denuncia anche Coldiretti Asti nel sostenere la richiesta, avanzata in Regione da Coldiretti Piemonte, finalizzata all’adozione di un approccio che tenga conto sia del principio di gradualità, sia, come fatto da altre Regioni padane, del posticipo dell’entrata in vigore della seconda fase del Piano Stralcio Agricoltura”.

“Pur nella consapevolezza della necessaria attenzione all’ambiente, sussiste il pericolo di far chiudere migliaia di aziende che costituiscono il tessuto economico locale” osserva la Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone. “I dati luglio 2024 di Arpa Piemonte dimostrano come l’agricoltura concorra solo per il 6% alle emissioni di PM10 e per l’1% alle emissioni di ossidi di azoto (Nox). Inoltre, si ricordi come l’utilizzo razionale della sostanza organica consenta di fertilizzare le colture, evitando i concimi di sintesi”.

Secondo quanto emerso dal recente monitoraggio di Ispra, in agricoltura, dal 1990 ad oggi le emissioni di gas serra hanno registrato un calo del 15,6%.

“Tutte le attività antropiche impattano sull’ambiente, ma non tutte nello stesso modo” chiarisce Andrea Rabino, vice presidente Coldiretti Asti, allevatore e presidente Anaborapi. “Due anni fa, l’Università di Torino e Coalvi hanno portato a termine uno studio, durato 15 mesi, sui processi di lavorazione che ruotano intorno all’allevamento. Ne è emerso che gli allevamenti di Razza Piemontese, nella quasi totalità, a ciclo chiuso e/o allo stato brado e/o semibrado (pascoli), contengono l’emissione della Co2. Il risultato è stato: carbon negative”.

“Sulla questione inquinamento occorrono chiarezza, competenze e risorse, sia pubbliche sia private, orientate al raggiungimento del maggior risultato, tenendo in equilibrio le esigenze ambientali e la tenuta economica delle nostre imprese, senza che la sostenibilità venga disgiunta dalla produttività” conclude il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi