E’ stata una settimana calda, anzi, caldissima, per l’agricoltura italiana. La mobilitazione Coldiretti ha messo in luce tutti i punti buoi del sistema agroalimentare che bloccano la redditività degli agricoltori e annullano le garanzie qualitative ai consumatori.
Una vera e propria controffensiva contro le menzogne e il torbidume in cui sguazzano le aziende agroalimentari straniere e anche quelle italiane importatrici di schifezze.
Non a caso Coldiretti ha chiamato “operazione verità alle frontiere”, l’offensiva nei valichi alpini e nei porti, dove ogni giorno arrivano tonnellate di prodotti semilavorati, semiavariati, semiagricoli…
Un’azione supportata con presidi negli stabilimenti industriali, nella grande distribuzione e nelle istituzioni. Dalle Province alle Prefetture, dalle Regioni al Parlamento, la controffensiva Coldiretti non solo è stata ascoltata, ma è anche stata appoggiata. Le forze dell’ordine hanno assecondato e combattuto insieme a Coldiretti la battaglia al “container selvaggio”. Sono state “smascherate” tonnellate di prodotti di bassa qualità destinati a riciclarsi come “Made in Italy”.
I NAS con un’importante operazione, vagliata insieme al sottosegretario del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ha sequestrato 26.000 litri di latte di ignota provenienza e oltre cento tonnellate di prodotti caseari in cattivo stato di conservazione o scaduti, tutti pronti per essere rilavorati e messi di nuovo sul mercato.
Il ministro delle Politiche Agricole ha presentato giovedì, la bozza del decreto ministeriale sull'etichettatura obbligatoria di origine riferita al latte a lunga conservazione e UHT e i prodotti lattiero-caseari.
Il Decreto è ormai pronto per la firma la prossima settimana. E questa è una grande conquista di Coldiretti, del mondo agricolo, dell’economia italiana e di tutti i consumatori.