20 Dicembre 2008
Manutenzione strade: in aiuto i mezzi agricoli

 Dopo i dissesti provocati dalle piogge, in questi giorni si dibatte molto sulla manutenzione delle strade. Ora, sulla carenze di mezzi e personale per intervenire in caso di emergenza, potrebbe intervenire in aiuto l’agricoltura.
Inoltre in questi anni, anche grazie alle iniziative di Fondazione Campagna Amica, l’opinione pubblica si è resa conto come vivere in campagna ed avere uno stile di vita in sintonia con la natura, possa essere un modo per stare molto meglio. In campagna, però, molte volte, si corre il rischio di non poter disporre di alcuni servizi pubblici, ben presenti nelle città.
Uno degli aspetti “penalizzanti” del vivere in piccoli paesi di campagna, rispetto al vivere in città, possono essere la carenza dei trasporti pubblici e la scarsa manutenzione delle strade in caso di neve, frane e smottamenti, la tutela del territorio in senso generale. Un problema importante affrontato da Coldiretti già alla fine degli novanta, battendosi per l’affermazione del principio della “multifunzionalità” delle imprese agricole che mira a consentire agli agricoltori di provvedere alla manutenzione del territorio.
Nel 2001, con il varo della legge di Orientamento in agricoltura,  la più importante riforma del terzo millennio attivata per il settore, furono espressamente consentiti numerosi servizi ed attività di manutenzione del territorio ad opera delle imprese agricole e a favore della pubblica amministrazione e della collettività.
Da quel momento le imprese agricole più dinamiche cercarono di stipulare accordi con le amministrazioni comunali offrendo servizi quali la spalatura e sgombero della neve, la ripulitura fossi e delle strade, la manutenzione delle aree verdi. Ben presto però si evidenziò un problema legislativo: il codice della strada permetteva di effettuare le dovute manutenzioni esclusivamente con macchine operatrici e non consentiva l’impiego di macchine omologate per i lavori agricoli.
Coldiretti Asti ha sollecitato per anni la modifica della legge per dare via libera agli imprenditori agricoli. Inviando ripetute richieste in Parlamento, seguite a suo tempo dal già parlamentare astigiano Gianni Rabino,  attuale sindaco di Montaldo Scarampi.  In pratica i  due articoli della legge 228 del 2001, il 14 e il 15, andavano in contrasto con gli articoli 57 comma 1 e 82 comma 2 del nuovo codice della strada che impediva tale utilizzo delle macchine agricole a servizio della pubblica amministrazione. E’ noto come l’iter di certe modifiche legislative, piccole o grandi che siano comporti anni di attesa, ma finalmente si dovrebbe essere arrivati al traguardo. La Camera dei Deputati ha infatti approvato un emendamento che prevede al punto a) del comma 1 dell’articolo 57 l’aggiunta del seguente periodo: “E’ consentito l’uso delle macchine agricole nelle operazioni di manutenzione e tutela del territorio”.  La modifica, secondo quanto appreso negli ambienti parlamentari, dovrebbe passare “blindata” al Senato per l’approvazione definitiva. 
Questo toglierebbe di fatto ogni dubbio interpretativo del Codice della Strada e disposizioni correlate, dando la possibilità alle aziende agricole di esercitare l’attività di manutenzione del territorio (ripulitura fossi, manutenzione aree verdi ecc.), per conto della pubblica amministrazione con l’impiego esclusivo di mezzi normalmente e prevalentemente utilizzati nelle attività aziendali (quindi attrezzature agricole e non macchine operatrici), in quanto attività connesse all’attività agricola principale.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi