“Madama” Barbera si è presentata molto elegante e con tante prerogative interessanti per il suo futuro, in una inedita serata d’onore dedicata al vino che molti esperti definiscono da anni la “regina”delle colline vitate piemontesi.
Martedì 22 gennaio, complice il vento che aveva contribuito a rendere limpidissimo il paesaggio dopo le nebbie dei giorni precedenti, una Torino luminosa e bellissima e l’ambientazione inedita e molto suggestiva del Museo Nazionale del Cinema, hanno ospitato nel migliore dei modi la degustazione in anteprima: La Mole della Barbera d’Asti 2007 verso la D.o.c.g. ,
L’incontro ha registrato una folta partecipazione di autorità, giornalisti ed esponenti di associazioni, legate al mondo dell’enogastronomia, che hanno molto apprezzato la perfetta organizzazione della manifestazione, realizzata da Coldiretti Asti con la Camera di Commercio di Asti ed il sostegno delle Fondazioni Campagna Amica e Cassa di Risparmio di Asti.
Il professor Vincenzo Gerbi, docente e ricercatore del Di.Va.P.R.A – Industrie Agrarie dell’Università di Torino, ha guidato la degustazione in anteprima di cinque Barbera d’Asti, vini selezionati da un pool di esperti durante il primo meeting territoriale, tenutosi martedì 15 gennaio presso la Cantina Astibarbera di San Marzanotto d’Asti.
Le Barbera d’Asti proposte agli intervenuti provenivano da vigneti ubicati nei comuni di Albugnano, Cisterna d’Asti, Montegrosso d’Asti, Nizza Monferrato (2). La selezione effettuata, come ha confermato il prof. Gerbi, pur non avendo per nulla tenuto conto della zona di provenienza delle uve utilizzate per produrre questi vini, ma solo delle loro qualità, ha evidenziato come ormai in tutta la provincia di Asti si producano vini Barbera di grande livello. Sebbene ancora in piena fase di affinamento, i vini proposti hanno dimostrato il livello di eccellenza nelle loro caratteristiche organolettiche, per quel 2007 che è già possibile rilevare come annata storica e di alto livello per la Barbera d’Asti, ideale per accompagnare l’ormai prossima entrata dello storico rosso piemontese nel prestigioso novero dei vini a D.o.c.g. (denominazione d’origine controllata e garantita).
Paolo Massobrio, noto giornalista enologico che dedica da sempre molta attenzione alla Barbera, in un intervento al termine della degustazione, ha sottolineato che questo vino è riuscito a ritagliarsi spazi importanti anche a livello internazionale e che un punto di forza della Barbera sta proprio nel fatto di sapersi esprimere con caratteristiche differenti e sempre interessanti nelle varie zone di produzione.
L’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco ha ricordato che la Barbera in poco più di 15 anni ha visto crescere grazie ai produttori in modo notevole la sua qualità media e si è detto fiducioso nell’approvazione in tempi brevi della nuova Docg, che potrebbe anche essere presentata ufficialmente al prossimo VinItaly di Verona. Stesso convinto appoggio al mondo della Barbera ed alle sue potenzialità è arrivato dall’intervento dell’On.le Massimo Fiorio, componente della commissione agricoltura della Camera.
Dopo la degustazione dei vini gli ospiti hanno potuto apprezzare le squisite specialità gastronomiche proposte da TERRE E GUSTI PIEMONTE, società creata tra ottimi agriturismi ed aziende agricole piemontesi ,che si propongono per un catering di qualità basato su prodotti locali. Il menu comprendeva: Salame di Gallina Bionda di Villanova dei F.lli Capello di Villanova d’Asti; “Cruda” di razza piemontese de “La Vecchia Fattoria” di Villafranca Piemonte (To); Flan di cardo gobbo di Nizza con bagna càuda preparato da Renzo solaro di Asti; Riso Carnaroli alla Barbera d’Asti Doc proposto da “Le Aie” di Fontanetto Po: Coniglio grigio di Carmagnola in salmì de “La Cerea” di Pralormo (To): Polenta “pignulet” da “Verdesole” di Piasco (Cn) e patate dell’az. agricola “La Patuana di Giaveno (To). Per concludere il dolce morbido di mele con salsa dolce al Brachetto d’Acquisti e Malvasia di Casorzo doc cucinato dalla “Cascina mombello” di Cavour Torino. Ad accompagnare la cena Barbera d’Asti 2003 e 2006, Brachetto d’Acqui e Malvasia di Casorzo.
A tutti gli intervenuti, è stata consegnata al termine dell’incontro una elegante cassetta in legno, contenente due bottiglie di Barbera d’Asti con apposita etichetta celebrativa “La Mole della Barbera 2007”.
Sarà un pro-memoria prezioso per quanti possono collaborare fattivamente, sia a livello istituzionale che in quello fondamentale della comunicazione a far crescere sempre di più l’attenzione attorno al mondo della Barbera, che merita di essere ulteriormente apprezzato in Italia e nel mondo,
23 Gennaio 2008
“La Mole della Barbera d’Asti 2007 verso la D.o.c.g.”