Giornata Internazionale delle Api - Lunedì 20 maggio si celebra in tutto il mondo e anche sul territorio astigiano
Per la salvaguardia degli impollinatori, prezioso contributo allo sviluppo sostenibile
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In vista della Giornata Internazionale delle Api, in programma lunedì 20 maggio per sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, quindi, sui rischi che interessano gli insetti pronubi, nonché sul contributo allo sviluppo sostenibile che gli stessi garantiscono, anche il socio Coldiretti Asti Paulin Takumbo Takam di Camerano Casasco propone una giornata aperta al pubblico (domenica 19 maggio nell’ambito del Progetto Nazionale di UnaApi Mielerie Aperte), per accendere i riflettori sul fondamentale e irrinunciabile ruolo delle api.
Un appuntamento altresì utile per illustrare le migliori filosofie e attività dell’Azienda Agricola PolyAgriNova, frutto di studi, passione e dedizione.
Dopo due anni di importante siccità, il 2024 si è evidentemente presentato nel verso opposto, ovvero, interessato dal perdurare di una oltremodo abbondante precipitazione piovosa, che sta compromettendo il lavoro e la sopravvivenza delle api stesse.
“Spesso, si ha la tendenza a sottovalutata la forza di questi piccoli insetti pronubi” spiega Tak. “I cambiamenti climatici e la modificazione degli equilibri ambientali, in molti casi, hanno determinato una riduzione del pascolo disponibile/possibile, costringendo le api ad affrontare una sfida in più. La prolungata insistenza piovosa ha limitato l’uscita delle api verso il pascolo, costringendole ad esaurire le scorte effettuate in occasione delle prime fioriture primaverili. Infatti, quanto raccolto, durante la breve finestra soleggiata di inizio primavera, lo stanno utilizzano come autosostentamento”.
Da sempre, la fioritura primaverile di Acacia è indice di andamento della futura raccolta nel mese di luglio. Le api che raccolgono Acacia si garantiscono la condizione necessaria per effettuare altre raccolte, poi, in montagna; diversamente non dispongono delle scorte/forze indispensabili, per arrivare alle generazioni future e per affrontare la seconda parte della stagione.
“La stagione estiva è quella più complessa, in quanto, le elevate temperature comportano che le api ricorrano alla termoregolazione, la quale presuppone la disponibilità di tantissimo miele, per procurarsi la necessaria energia per lavorare” prosegue Tak.
Oltre alla scelta biologica e alla didattica, nella filosofia produttiva di Tak c’è anche l’impegno ad ottenere un miele estratto il più vicino possibile a quello prodotto in favo,garantendo alle api fonti nettarifere naturali ed intervenendo al minimo, per non alterare il processo alimentare dell’ape.
“Con questo intento, ho ideato il posizionamento di vasetti dentro le arnie, per consentire alle api di produrre direttamente il miele al loro interno” spiega Tak. “La cera costruita viene altresì deumidificata dalle stesse api. Questo consente di ottenere un prodotto il più naturale possibile, riducendo ai minimi termini l’intervento umano”.
Un progetto importante quello di Tak che, a Camerano Casasco, parte anche da scelte colturali, quali sono: semi melliferi, piante nettarifere e ripristino del gerbido, per ricreare le condizioni ideali al pascolo delle api. Fondamentale, quindi, ricreare miscugli apistici, che garantiscano l’altresì possibilità di produrre pappa reale tra aprile e settembre.
“In questi termini, a Camerano Casasco ho avuto la fortuna di trovare un ambiente favorevole e persone volenterose, per garantire maggiore opportunità di pascolo alle api e per mantenere il prezioso equilibrio tra flora e fauna, quindi, la fondamentale biodiversità, che è anche ricchezza di un territorio”.
“La Giornata Internazionale delle Api riguarda tutti” commentano il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il Direttore Giovanni Rosso; “avere consapevolezza e conoscere i potenziali rischi è argomento di interesse collettivo, in quanto, non scordiamoci che: niente api significa niente cibo”.