4 Giugno 2024
Giornata Mondiale dell’Ambiente: se non lo è tutti giorni, non lo è mai

Dal 1972 si celebra tutti gli anni il 5 giugno

Le buone azioni devono tornare ad essere pratiche quotidiane

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Si rinnoverà domani, mercoledì 5 giugno in tutto il mondo, la Giornata Internazionale dell’Ambiente, per la tutela e la salvaguardia dell’ecosistema naturale. Istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu il 6 giugno del 1972, la Giornata Mondiale dell’Ambiente venne celebrata per la prima volta nel 1974, con lo scopo di aumentare la consapevolezza circa l’impatto dell’uomo sull’ambiente naturale e sul suo equilibrio, nonché per ritrovare nuove strategie di tutela.

Le numerose azioni previste nell’Ecosystem Restoration Playbook, messo a punto nel 2021 dall’Onu, trovano applicazione sistematica nelle pratiche quotidiane del mondo agricolo che, più di altri, rende concreti il senso civico e l’operato virtuoso dei suoi contadini.

Nel vademecum delle buone pratiche, infatti, ci sono alcuni dei capi saldi di Coldiretti come: ricorrere a diete basate su prodotti stagionali, sostenibili e a kmZero e rinnovare l’impegno di sensibilizzazione, anche tra le giovani generazioni e nelle scuole, sulla cura dell’ambiente esistente e sul mantenimento delle aree naturali.

Tante sono, infatti, le attività svolte nelle scuole dal Coordinamento Coldiretti Donne, che partono dall’alimentazione sana e genuina, quella che rispetta la salute dell’uomo e dell’ambiente, e proseguono con gli insegnamenti pratici sulla coltivazione dell’orto e sulla conoscenza, tra gli altri, del mondo apistico, con l’importante ruolo svolto dagli insetti pronubi per la sopravvivenza degli ecosistemi.

Venerdì 31 maggio, Sabrina Carlevero di Donne Coldiretti Asti e Liliana Pipia (coordinatrice) hanno svolto un laboratorio didattico alla Scuola Primaria Rio Crosio, per entrare nel merito della sostenibilità ambientale, vista attraverso il mondo delle api.

L’ambiente è un tema ricorrente che sta molto a cuore ai bambini e ai ragazzi” spiegano Carlevero e Pipia; “in loro c’è un’elevata attenzione, sensibilità e, spesso, anche preoccupazione verso questo tema. Ogni volta che entriamo nelle scuole, con i progetti di Coldiretti Donne, affrontiamo i diversi argomenti stagionali e/o puntuali definiti dall’agenda nazionale, ma sempre in un’ottica complessiva che, nella sua estensione, rientra nel perimetro degli obiettivi dello sviluppo sostenibile di cui all’Agenda 2030”.

“In quest’ottica, Coldiretti Asti si è fatta portavoce delle istanze del territorio presentate, settimana scorsa, ai nuovi candidati alle regionali, in occasione dell’incontro promosso da Coldiretti Piemonte a Torino” prosegue il Presidente Monica Monticone. “Tra i 10 punti sottoposti all’attenzione dei candidati non sono mancati quelli per la difesa del suolo e per la tutela delle aree agricole ad elevato interesse agronomico. Entrambi devono rappresentare uno dei cardini degli indirizzi di politica agricola regionale. Inoltre, è stata richiesta specifica regolamentazione volta a contrastare il consumo di suolo agricolo, anche attraverso l’incentivazione degli interventi collegati alla produzione di bio-energia, e a ridurre, prevenendo, l’incidenza dei danni provocati dai cambiamenti climatici. Insomma, un impegno quotidiano da tenere sempre attenzionato”.

“Stop, inoltre, al fotovoltaico selvaggio.  Il recente Dl Agricoltura approvato dal Governo, di fatto, recepisce le richieste di Coldiretti per porre un freno a quello che era un vero e proprio far west normativo, con l’installazione di maxi impianti sopra i terreni agricoli spinti da fondi di investimento speculativi” aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso. “Come ribadito più volte, Coldiretti non è contraria alle fonti rinnovabili, purché non intacchino la disponibilità dei terreni coltivabili. La forte partecipazione alla misura del Pnrr per gli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, per permettere la produzione di energia pulita e sostenibile, ne è una dimostrazione plastica”.

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