7 Novembre 2009
Gasolio: confermata l’esenzione dell’accisa

 La conferma dell’esenzione sull’accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra salva un settore da primato del Made in Italy in Europa con oltre 30.000 ettari di serre posizionate in tutta Italia che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente la nota del Ministero delle Politiche Agricole inviata all’Agenzia delle Dogane con la quale si chiarisce definitivamente che “le esenzioni sull’accisa sul gasolio sotto serra permangono”.
Sono state tempestivamente raccolte le preoccupazioni espresse da Coldiretti che aveva lanciato l’allarme sugli effetti della circolare dell’Agenzia delle Dogane del 3 novembre che, nel sospendere l’esenzione dell’accisa per le coltivazioni sotto serra, avrebbe di fatto determinato un insostenibile aumento del 22 per cento in un solo giorno del costo del gasolio.
Una situazione che avrebbe azzerato la produzione in serra di fiori, piante ornamentali e di ortaggi comprese alcune coltivazioni tradizionali come le stelle di Natale poiché il riscaldamento delle serre è utilizzato in alcuni in maniera continuativa per tutto l’inverno, in altri casi nelle zone favorite dal clima più mite, gli impianti vengono accesi solo in caso di repentino abbassamento delle temperature. Con il crollo del 13 per cento dei prezzi medi dei prodotti agricoli a settembre è impensabile gravare il settore con i costi fiscali aggiuntivi proprio nel momento in cui si discute della necessità di un loro contenimento per il rilancio dell’economia.
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nella nota inviata all’Agenzia delle Dogane, al Dipartimento delle Finanze e al Dipartimento delle politiche comunitarie, precisa che la decisione 5497 della Commissione del 13 luglio 2009 non si applica anche alle accise sul gasolio utilizzato sotto serra in quanto l’articolo di legge che lo disciplina non è tra quelli dichiarati incompatibili con il mercato comune dalla Commissione. Pertanto il quadro normativo al riguardo rimane immutato perché per poterlo modificare è necessario che la legge venga abrogata con altra legge dallo Stato o che ci sia una decisione Comunitaria che dichiari esplicitamente illegittima la norma.

 

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