4 Dicembre 2023
Decreto Flussi: fondamentale l’aiuto di manodopera straniera.

Una cinquantina le pratiche Coldiretti Asti in lizza per il secondo click-day. 

Migliorati i numeri, ma attenzione a non inciampare negli ostacoli burocratici.

Nei campi e nelle stalle la manodopera straniera produce un terzo del Made in Italy a tavola, con 362mila lavoratori che, provenienti da tutto il mondo e regolarmente occupati in agricoltura, forniscono il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore (dato 2022).

È quanto emerge dall’analisi Coldiretti, rispetto al “Dossier statistico Immigrazione” curato in collaborazione col Centro Studi e Ricerche Idos, in occasione del secondo "click day" del Decreto Flussi 2023, settore "Assistenza Familiare e Socio-Sanitaria". Il prossimo click-day, quello relativo ai lavoratori stagionali extracomunitari impiegati in agricoltura, scatterà martedì 12 dicembre, così come previsto dal nuovo DPCM triennale che, per il solo 2023, ha stabilito 82.550 quote d’ingresso, di cui 40.000 unità riservate ai nulla osta presentati dalle associazioni datoriali firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022, tra cui Coldiretti.

Il decreto triennale, fortemente sostenuto da Coldiretti, annovera un incremento di quote riservate alle Associazioni agricole che, dalle 22.000 unità dell’anno scorso, raggiungono le 40.000 di quest’anno, assicurando alle imprese associate la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari, senza subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone.

Con 78.214 occupati, quella rumena è la comunità di lavoratori agricoli più presente in Italia; a seguire, si attestano gli indiani (39.021), i marocchini (38.051), gli albanesi (35.474), i senegalesi (16.229), i pakistani (15.095), i tunisini (14.071), i nigeriani (11.894), i macedoni (9.362), i bulgari (7.912) e i polacchi (7.449). 

Cresce, dunque, il contributo dei migranti al Made in Italy, con molti “distretti agricoli” in cui i lavoratori stranieri sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale (ne è un esempio la vendemmia in Piemonte).

Per l’astigiano, il primo click-day si è concluso con una decina di pratiche inviate, tra richiesta di colf/badanti e la conversione di permessi di soggiorno stagionali a permessi di soggiorno a tempo determinato o a tempo indeterminato. Per quanto riguarda il click-day del 12 dicembre riferito agli stagionali in agricoltura, invece, le pratiche in presentazione sono circa una cinquantina.

Nelle nostre campagne astigiane, in primis, occorrono potatori e addetti alla raccolta, in particolar modo, dell’uva” sottolinea il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone; “l’auspicio è che i termini coincidano con la stagionalità”.

“Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, attinente alla Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025, potrà essere integrato, ogni singolo anno, sulla scorta delle sopravvenute necessità, così come avvenuto nel 2023” sottolinea il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia, “inoltre, fermo restando il mantenimento delle quote annuali per lavoro stagionale agricolo, contempla ingressi anche per l’assistenza familiare. Al migliorato risultato in termini numerici, occorre compendiare l’indispensabile efficienza amministrativa affinché il Decreto Flussi non inciampi in paradossali ostacoli burocratici”.

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