25 Gennaio 2008
Cibi a “chilometri zero”

Sono 15 i rapporti instaurati con alcune tra le catene più conosciute della grande distribuzione e 90 le forniture per la ristorazione collettiva dove i prodotti rappresentano la più ampia e varia gamma dell’offerta enogastronomica locale: dalla frutta e verdura alla carne bovina e suina, dalla carne avicunicola ai formaggi e latticini. Oltre 4 milioni di euro il fatturato complessivo dove il 60% è rappresentato dalla ristorazione collettiva, il 20% dalla vendita di cereali e il restante 20% dalla grande distribuzione. Il tutto per oltre 2.500 quintali di prodotti collocati. Sono solo alcuni dati, molto concreti, che traducono in realtł il consiglio di consumare prodotti a “Km 0”. Infatti, il record fatto segnare dal gasolio rischia di avere un effetto valanga sull’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere per addirittura un terzo del prezzo di frutta e verdura con l’80 per cento dei trasporti italiani che avviene su gomma.
Per chi volesse, è possibile visitare il sito www.campagnamica.it e col motore di ricerca “In viaggio per Fattorie e Cantine” trovare tutte le aziende che vendono direttamente i loro prodotti.

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