9 Ottobre 2025
Vinitaly Chicago: gettonata vetrina per i vini di bandiera

Focus su: vini italiani e Dieta Mediterranea

Incoraggiante e necessaria la dichiarazione Onu sul vino

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Incoraggiati dalla recente dichiarazione dell’Onu sulla distinzione tra consumo moderato e abuso di vino, ergo, sul riconoscimento del ruolo positivo del consumo consapevole vino all’interno del modello alimentare della Dieta Mediterranea, dal recente Vinitaly di Chicago, Coldiretti e Filiera Italia hanno rilanciano le eccellenze del Vigneto Italia, dalle denominazioni più note a quelle simbolo della biodiversità.

Trattasi di una dichiarazione dirimente e necessaria che, seppur non vincolante, oltre a rendere giustizia al vino di qualità e al consumo consapevole, in un momento particolarmente delicato a causa, tra gli altri, dei dazi che gravano sull’export vinicolo negli States, potrà orientare le future politiche sanitarie e comunicative dei governi e dell’Oms, nonché far tacere il terrorismo mediatico. 

Stringendo l’obiettivo sugli Stati Uniti è risaputo quanto il mercato a stelle e strisce continui ad essere quello che maggiormente valorizza il Made in Italy vitivinicolo, in termini di prodotto e di stile di consumo. Ragion per cui occorre essere oltremodo pronti ad affrontare i grandi cambiamenti strutturali che, anche negli States, insistono su consumo, tendenze, consapevolezza e comunicazione.  

Con un fatturato complessivo di 14,5 miliardi di euro, una superficie di 681.000 ettari e una biodiversità senza paragoni, il settore vinicolo italiano rappresenta uno dei pilastri dell’economia agroalimentare nazionale. La due giorni in una delle più grandi metropoli d’Oltreoceano è così stata un’ottima vetrina e occasione per illustrare gli elementi di forza identitaria e “caratteriale” di vini italiani, con l’obiettivo, tra gli altri, di intercettare i giovani tra i 30 e i 40 anni, orientati a consumi verso una wine experience più qualitativa che quantitativa, con bottiglie pregiate; la stessa tendenza che alimenta l’enoturismo italiano.

“La comunicazione scientifica e autorevole, collettivamente comprensibile, deve necessariamente accompagnare la promozione dei vini di qualità, in uno story telling che ricomprenda la bellezza della nostra cultura, dei nostri territori e dei nostri vignaioli” commenta la Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone. Acquisire consapevolezza, in termini di metodi di produzione, origine e biodiversità dei vini, benefici nutrizionali e consumo misurato e razionale, significa riconoscere al vino il grande valore aggiunto che gli appartiene; diversamente, si rischia la sua distruzione e, con lui, di una coltura, di un’economia e di una cultura millenaria”.

“La due giorni di Coldiretti e Filiera Italia al Vinitaly è anche stata occasione per promuovere l’Accademia della cultura enogastronomica italiana, realizzata con il Ministero degli Esteri, volta a diffondere i valori del Made in Italy (qualità, sostenibilità, legame con territori e produttori) e le nuove competenze attraverso scuole, università e professionisti del settore” chiosa il Direttore Giovanni Rosso. “Il tutto, con l’obiettivo di rafforzare lo story telling e il ruolo della Dieta Mediterranea, unendo cibo, salute, consumo consapevole e vino italiano, tra i simboli di eccellenza nel mondo”.

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