3 Gennaio 2023
Il Made in Italy primo protagonista nelle tavole internazionali delle feste

Il 2022 è stato record storico per l’export alimentare di bandiera

Coldiretti: l’astigiano ha fatto la sua parte con eccellenze enologiche e agroalimentari super gettonate anche dai turisti stranieri

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E’ record storico per l’export Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo, spinto da vini, spumanti, grappa, liquori, panettoni, formaggi e salumi. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sulla base delle proiezioni Istat del commercio estero relative al mese di dicembre 2022.

Ad aumentare a doppia cifra – sottolinea la Coldiretti – è stato il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici delle feste, dallo spumante (+23%) ai panettoni (+13%) fino alle paste fresche come tortellini e i cappelletti (+13%). In salita, altresì, la domanda dei formaggi italiani che hanno fatto registrare un aumento in valore delle esportazioni del 18%, così come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+7%).

A guidare la classifica estera del Natale resta lo spumante italiano, che concorre a trainare l’intero settore enoico, registrando un complessivo aumento del 12% in valore dell’export.

Un trend che dimostra, con il record storico nelle esportazioni a quota 60 miliardi per l’intero 2022, come l’agroalimentare italiano sia un settore in grado di sostenere la ripresa dell'economia. Il successo dell’export ha spinto anche il valore complessivo della filiera agroalimentare che, nel 2022, è diventata la prima ricchezza dell’Italia, per un valore di 580 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, nonostante le difficoltà legate alla situazione internazionale.

Stringendo l’obiettivo sull’astigiano, è stato attestato un pieno allineamento dei prodotti di maggior interesse sia per il mercato interno sia per quello estero. Durante le festività natalizie, sono stati numerosi gli stranieri (oltre il 30% degli avventori) che hanno scelto il Mercato Contadino e l’EnotecAmica di Campagna Amica di Asti per i loro acquisti, visitando sia la sede di corso Alessandria 271 sia la Casa Coldiretti durante il Magico Paese di Natale. In prevalenza, sono state registrate presenze provenienti da Francia, Svizzera, Belgio, Portogallo e Germania che si sono andate ad assommare a quelle locali, di fuori provincia e di fuori regione fino al tacco dello stivale.

A non mancare nel carrello della spesa sono certamente stati i vini locali: dalle bolle ai rosati fino ai rossi e ai vini spiritosi, per complessive circa 13mila bottiglie vendute in vista delle festività. I vini più gettonati sono stati la Barbera d’Asti docg (oltre 3000 etichette vendute) e il Moscato d’Asti (2500 etichette) ma, certamente, in considerazione delle feste, a farla da padrone sono stati anche gli spumanti. A ruba, infine, i trasformati agroalimentari (circa 9.500 unità), il Panettone Coldiretti al Moscato e Nocciole (2000 confezioni) e il panino piemontese Monfrà Asti Edition con prodotti del Mercato Contadino di Campagna Amica Asti (1500).

Abbastanza allineati alla media nazionale (circa 8 su 10), anche quella degli astigiani che hanno scelto di festeggiare il Natale in casa e, così facendo, a prediligere i prodotti genuini e stagionali a kmZero. A confermarsi, poi, la scelta dei prodotti di eccellente qualità che non necessitano di grandi interventi culinari ma, già da sé, sanno esprimere il meglio e la pienezza dei sapori territoriali.

L’export agroalimentare rappresenta una risorsa fondamentale per sistema Italia e, naturalmente, anche per l’astigiano, sia dal punto di vista economico sia da quello dell’immagine, con un contributo alla crescita che potrebbe essere ancora più consistente se si sbloccassero tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo -  sottolinea il Presidente della Coldiretti Asti Marco Reggio.

Il PNRR è un’opportunità che dobbiamo poter cogliere appieno per modernizzare anche la logistica nazionale, affinché non venga penalizzato l’export di prodotti agroalimentari ed enologici – prosegue il Direttore Diego Furia. 

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