8 Febbraio 2023
Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie

L’iniziativa di Coldiretti rivolta al giovane cantante durante la prima serata di San Remo

 I fiori sono vita, lavoro, amore e bellezza

Non c’è licenza artistica che autorizzi a calpestarli

Fischi e pollici versi per la performance di cattivo gusto di Blanco

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Un mazzo di fiori è stato recapitato al cantante Blanco direttamente a Sanremo con la preghiera di “non calpestarli” in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre ventisettemila imprese e duecentomila occupati.

E’ l’iniziativa dei florovivaisti della Coldiretti che hanno fatto recapitare un omaggio floreale al cantante, protagonista di una plateale sfuriata al popolare festival della canzone, durante la quale ha distrutto l’allestimento di fiori sul palco dell’Ariston, nella serata che vedeva anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel biglietto che accompagna il mazzo si legge “Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie”. I giovani florovivaisti della Coldiretti invitano anche il cantante a visitare una serra per rendersi conto di persona di quanto lavoro c’è dietro la coltivazione di ogni fiore.

Il florovivaismo – ricorda la Coldiretti – è un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro con 30mila ettari di territorio coltivati, impegnato nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio. L’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche”.

Non a caso, proprio, il florovivaista era stato scelto come personaggio simbolo del presepe 2022, dopo aver affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre.

Non c’è licenza artistica o poetica che autorizzi a calpestare e a distruggere i fiori – commentano il Presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio e il Direttore Diego Furia; - è stata un performance di pessimo gusto che non trova giustificazioni e insulta l’impegno nonché la dedizione di migliaia di lavoratori”.

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