11 Aprile 2008
C’è voglia di fare frai giovani Coldiretti

 
C’è voglia di fare, fra i giovani agricoltori astigiani. Il settore primario ha voglia di rilanciare ed affrontare, nonostante le tante difficoltà, nuove sfide. La conferma è venuta giovedì alla Coldiretti di Asti, dove all’assemblea provinciale di Giovani Impresa hanno preso parte oltre 200 agricoltori. Una partecipazione superiore ad ogni aspettativa.
Gli argomenti all’ordine del giorno erano orientati al futuro del settore: il progetto “Rigener@” e gli investimenti sul Piano di Sviluppo Rurale.
Il direttore provinciale Coldiretti, Luigi Zepponi, ha accolto l’assise dei giovani sottolineando l’importanza strategica data dall’organizzazione alle giovani generazioni di agricoltori. Non a caso Coldiretti ha sollecitato l’adesione al progetto “Rigener@” degli imprenditori alla guida di aziende con un sicuro futuro e un ricambio generazionale non traumatico.
Grazie ai seminari sul territorio, il “Progetto Rigener@ - Più Qualità in agricoltura più Forza al Territorio” è già decollato: un’iniziativa di informazione e divulgazione finalizzata a “mettere sul tavolo” il tema delle opportunità di crescita dell’impresa agricola multifunzionale. L’iniziativa nasce dall’azione di mobilitazione che Coldiretti ha messo in campo in questi anni, verso le istituzioni e i cittadini, per promuovere e sostenere una politica di sviluppo dell’agricoltura verso la modernizzazione del settore ed affrontare i grandi cambiamenti in atto. Un grande disegno di “modernizzazione” a cui i giovani si sono rivelati molto sensibili. Un percorso che coinvolge oltre 400 imprenditori agricoli in provincia di Asti e 20 mila in tutta Italia, come ha illustrato nel corso dell’incontro, Gianni Gentile, segretario zona Coldiretti di Nizza Monferrato, anche attraverso alcuni videofilmati inerenti le nuove sfere di azione che possono coinvolgere le imprese agricole: produzione di bioenergie, vendita diretta, marketing ecc…
Nella seconda parte dell’incontro, il responsabile economico Coldiretti Asti, Luigi Franco, ha snocciolato tutti i dati, con tutte le possibilità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale: i fondi destinati al Piemonte ammontano complessivamente a 1.029.159.096 euro di spesa pubblica (comprensivi di risorse comunitarie, statali e regionali, aiuti integrativi compresi), per sette anni, per un totale di investimenti e premi che supera 1,5 miliardi di euro.
Vista la partecipazione e l’interesse mostrato dai “coldirettini” guidati da Marco Meliga, l’agricoltura astigiana sta dunque pianificando il suo futuro.
 
 

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